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Le Bombe Bunker Buster

fonte USAFGli ordigni ad alta penetrazione meglio conosciute come le bombe “Bunker Buster” sono Dispositivi, a guida laser o GPS ad altissima precisione, modificate nella parte anteriore e nel meccanismo di innesco affinchè possano penetrare nella roccia, nel terreno o nel cemento per una certa profondità prima di detonare. Questa particolare caratteristica viene conferita all’ordigno da una particolare lega in acciaio ad altissima resistenza dell’ogiva e ad un meccanismo di innesco ritardato. Queste due caratteristiche unite tra loro permettono alla Bunker Buster di distruggere obiettivi pesantemente fortificati o situati nel sottosuolo. Fino a pochi mesi fa l’ordigno più potente di questa classe era la bomba da 5000 libre ( circa due tonnellate e mezzo ) con la quale possono essere equipaggiati un gran numero di aerei da attacco in forza agli Stati Uniti ed ai suoi alleati. Da alcuni mesi gli Stati Uniti dispongono di un ordigno della stessa classe costruito dalla Boeing Defense dall’incredibile peso di 30000 libbre, circa 15 tonnellate. Questa bomba può essere portata sul bersaglio in un teatro operativo degno di questo nome da un solo aereo, il bombardiere strategico stealth B2 Spirit (nella foto).
Queste armi sono gli unici dispositivi non nucleari, se escludiamo i missili balistici a testata convenzionale, in grado di distruggere installazioni militari situate profondamente nel sottosuolo o difese da strutture in cemento armato di considerevole spessore; per considerevole spessore parliamo di spessori di cemento armato superiori ai 10 metri e spessori di roccia ancora maggiori. Pochissime installazioni militari fortificate al mondo possono ritenersi non vulnerabili a questo particolare tipo di ordigno. In uno scenario di conflitto convenzionale le Bunker Buster rimangono l’opzione più probabile per eliminare bersagli fortificati in quanto l’utilizzo di missili balistici convenzionali potrebbe ingenerare la sensazione di una escalation particolarmente grave del conflitto in questione.
Le bombe Bunker Buster furono operativamente utilizzate per la prima volta nella prima guerra del Golfo contro obiettivi fortificati di Saddam Hussein, la loro efficacia le rese da quel momento in avanti uno strumento indispensabile e il loro invio nei teatri operativi un chiaro segno dell’imminenza di una operazione militare.

Nel dicembre 2011 il congresso americano ha autorizzato la consegna di un numero significativi di Bunker Buster agli Emirati Arabi Uniti.