Incontri Ravvicinati
Pochi giorni fa, nel braccio di mare subito ad ovest dello Stretto di Hormuz, nei pressi dell’isolotto di Abu Musa, due unità dell Us Navy e imbarcazioni leggere della forza navale dell IRGC hanno avuto un “incontro ravvicinato” nelle acque del Golfo.
Questo fatto riveste un carattere particolare e per questo motivo lo prendiamo in esame.
A differenza di altre occasioni nelle quali le forze navali dei Guardiani della Rivoluzione hanno avvicinato le navi americane nel Golfo, in questa occasione esse hanno infranto i protocolli di sicurezza che le unità americane dovrebbero far rispettare alle altre imbarcazioni miliari che si avvicinano ad una unità dell’ Us Navy.
I barchini dei Pasdaran, infatti, non solo si sono avvicinati come mai prima, ma lo hanno fatto con i marinai ai ” posti di combattimento ” brandendo le mitragliatrici pesanti e addirittura portandosi a poppa delle unita americane e avvicinandosi a poche centinaia di metri probabilmente meno di 300 per poi affiancarsi ad una distanza ancora minore stimabile in circa 150 metri. In queste condizioni il comandante americano potrebbe aver richiesto l’autorizzazione ad aprire il fuoco, un barchino a quella distanza è estremamente pericoloso, non tanto per la mitragliatrice che monta ma per la possibilità che sia un barchino esplosivo con un equipaggio di “martiri suicidi”; il barchino esplosivo con equipaggio suicida è uno dei mezzi di guerra asimmetrica adottato dall IRGC.
Che un barchino esplosivo possa neutralizzare una unità maggiore di una marina militare lo ha sperimentato su di una propria nave la stessa Us Navy. Il fatto, se non ve lo ricordate, fu l’attacco di due attentatori suicidi all USS COLE che fu messo fuori combattimento con un barchino esplosivo nell’ ottobre 2000 mentre era ormeggiato ad Aden. L’attacco aprì una falla sullo scafo di circa 12 metri e uccise 17 marinai e ne ferì 40. Ogni comandante di una nave militare conosce gli effetti di queste armi a bassa tecnologia e alta letalità, ed avere tre imbarcazioni veloci dell IRGC a pochi metri di distanza dalla propria nave è più che un vago timore, un vero e proprio incubo.
Le navi americane che sono state avvicinate dalle forze navali dei Pasdaran erano tutte in uscita dal Golfo Persico, e questo avvicinamento è apparso come una specie di scorta fornita alle imbarcazioni che lasciano una zona che l’Iran ribadisce essere parte delle proprie acque territoriali. Vedremo cosa accadrà quando un’unità maggiore percorrerà lo stretto in ingresso invece che in uscita.
Alla luce di questi accadimenti, e del fatto che il comando americano abbia faticato a tenere a freno i propri comandanti, possiamo spiegare l’avviso fatto pervenire direttamente alla Guida Suprema iraniana dall’amministrazione americana che una scaramuccia ad Hormuz potrebbe diventare un conflitto su ampia scala.
L’agenzia Reuters è entrata in possesso di un video di questi attimi di tensione, ve ne forniamo il link in modo tale che anche voi possiate valutare con i vostri occhi la situazione.
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