Sabato scorso la Repubblica Popolare Cinese ha istituito nel Mar Cinese Orientale una Zona di Identificazione Aerea che si estende fino a 150 km dallo spazio aereo giapponese delle isole principale e che comprende anche lo spazio aereo delle isole Senkaku, reclamate sia dai giapponesi che dai cinesi, isole che il governo di Tokio ha acquistato dal proprietario che le deteneva dal XIX Secolo.
La “Zona di Identificazione Aerea” può essere istituita da un paese su spazi aerei internazionali quando si rilevi il concreto pericolo che aeromobili ostili possano giungere nello spazio aereo propriamente detto di una nazione senza che essa abbia la possibilità di intraprendere adeguate misure identificative e difensive per evitare minacce concrete alla propria sovranità.
Numerose nazioni posseggono una “Zona di Identificazione Aerea”, compreso il Giappone, La Federazione Russa, gli Stati Uniti. Gli aeromobili non programmati che giungono nell’area di identificazione aerea devono mettersi in contatto con le autorità aeree che gestiscono tale area e possono essere intercettati da velivoli militari al fine di verificare la loro identificazione.
Tuttavia la nuova Zona di Identificazione Aerea, altera lo “status quo” nel Mar Cinese Orientale. Il mantenimento dello Status Quo sulla sovranità delle Senkaku era stato richiesto espressamente dagli Stati Uniti, in attesa di tentare una risoluzione diplomatica della questione.
Sono Stati Utilizzati due B-52 anche perché questi messi hanno un’elevata segnatura Radar e sono relativamente lenti, essi quindi svolgono egregiamente il ruolo di evidenziare la presunta illegittimità della Zona di Identificazione Cinese, senza essere una concreta minaccia per lo Spazio aereo della Cina; altro sarebbe stato il segnale mandato alla Cina se a volare sopra le Senkaku fossero stati dei caccia di 5ª generazione come gli F-22 di stanza ad Okinawa oppure se i bombardieri inviati in volo di addestramento fossero stati due B-1B.
Per ora la Cina non ha fatto trapelare nessuna reazione ufficiale al volo dei B-52 anche perché il fatto è avvenuto mentre a Pechino era notte fonda e un comunicato di emergenza non sarebbe stato opportuno, nelle prossime ore la Cina sicuramente rilascerà un comunicato ufficiale sulla vicenda e noi conseguentemente aggiorneremo questo post.
Aggiornamento ore 07,45
Ed ecco giungere nella tarda mattina della Cina il comunicato del ministero della difesa cinese.
Le forze di difesa aerea della Cina comunicano che hanno individuato e tracciato i due bombardieri americani che volavano all’interno della Zona di
Identificazione Aerea nel Mar Cinese Orientale.
I due aerei sono rimasti all’interno dell’area di identificazione cinese per due ore e venti minuti.
Tutto qui. Il comunicato fa presente che Pechino è in grado di far rispettare le regole imposte in quel,area ma non menzione le “misure di emergenza” che erano state annunciate sabato scorso in occasione dell’annuncio riguardante l’istituzione dell’area di identificazione.
Dubitiamo che la Cina manterrà il medesimo comportamento se a volare sopra le isole Senkaku saranno aeri militari giapponesi.