La terza intifada incombe in medio oriente
Una terza intifada incombe sul medio oriente. Una nuova guerra combattuta questa volta non solo con le pietre rischia di scatenarsi nei territori della Cisgiordania palestinese.
Alla vigilia delle elezioni israeliane e seguendo l’esempio dei palestinesi di Gaza i più attivi e violenti abitanti nei territori della Palestina in Cisgiordania pensano di poter ottenere maggiore visibilità rispetto e finanziamenti all’estero ingaggiando una nuova guerriglia Nelle aree urbane occupate in parte dall’esercito israeliano e in parte sotto la totale responsabilità dell’autorità palestinese di Abu Mazen.
Questa intifada potrebbe degenerare in scontri di più ampia portata vista la possibile nuova situazione venutasi a creare nei territori della Cisgiordania. Durante questi ultimi mesi della crisi siriana di traffico clandestino di armi in medio oriente è aumentato esponenzialmente ed esiste la concreta possibilità che in Cisgiordania siano giunte armi più moderne e letali, armi che che potrebbero facilitare la decisione di alcuni dei più decisi e convinti sostenitori dell’uso della forza all’impiego di questi sistemi d’arma contro le pattuglie dell’esercito israeliano. Una terza intifada nei giorni precedenti le elezioni politiche d’Israele potrebbe determinare non solo una situazione di grave pericolo in tutto lo Stato ebraico e la morte di persone di entrambi gli schieramenti, ma determinare un ritorno del terrorismo di matrice suicida nelle grandi metropoli ebraiche e contestualmente violente rivolte in Cisgiordania. Rivolte che potrebbero essere caratterizzate dall’utilizzo di armi anticarro di nuova generazione giunte nei territori dalla vicina ed instabile Siria.
Una terza intifada si potrebbe trasformare in una guerriglia urbana asimmetrica ma con elementi di novità nelle tattiche e negli armamenti dei palestinesi, una sfida ulteriore allo stato di Israele e alla sua sicurezza.
In queste ore numerosi altri elemeti si sono aggiunti nello scacchiere israelo palestinese: le dichiarazioni di Barghouti e un summit del Primo ministro di Israele con i sindaci Israeliani dei territori prossimi alla cisgiordania indicano che una terza intifada è forse più vicina di quanto molti di noi potessero pensare solo alcune settimane fa.