Ritorna la Guerra Fredda nel GIUK Gap
Il GIUK Gap è una zona dell’Oceano Atlantico compresa tra Groenlandia, Islanda e United Kingdom ( GIUK appunto ) che è fin dalla seconda guerra mondiale un passaggio strategico chiave per accedere alle acque aperte dell’atlantico provenendo da tutte le regioni ad est della Gran Bretangna. È in questo tratto di oceano che la Royal Navy combatteva negli anni quaranta gli U-Boat tedeschi cercando di bloccarne il passaggio fino alla presa dei porti francesi da parte delle truppe di Hitler, e sempre in quel tratto di mare insieme agli alleati della NATO gli inglesi avrebbero cercato di bloccare l’accesso alle acque accani che aperte alla marina sovietica ed in particolare alla componente sottomarina.
In questi giorni il GIUK Gap è tornato protagonista, in quel tratto di mare al largo delle Scozia una nave di nome Alaed stava per essere intereccettata dalla marina di Sua Maestà dopo che una grande compagnia assicurativa di Londra ne aveva revocato l’assicurazione nautica vista la natura del carico della nave in contrasto con le sanzioni europee nei confronti della Siria.
La Alaed trasportava infatti almeno tre elicotteri MI-25 destinati alle forze armate di Assad. Non è ancora chiaro se si tratta di mezzi nuovi o vecchi mezzi siriani revisionati nella federazione russa, ma questo fatto non è particolarmente importante, le sanzioni europee impediscono il trasporto di armi verso la Siria così la Alaed ha invertito la rotta e si è diretta verso un porto russo nei pressi di Murmarsk. La nave quindi attraccherà in Russia, probabilmente oggi e domani mattina cambierà bandiera, ammainerà la bandiera delle Antille Olandesi e isserà la bandiera della federazione russa, e sarà coperta da assicurazione navale russa. Subito dopo la Alaed, se si chiamerà ancora così, riprenderà la stessa rotta che la porterà al largo della Scozia per attraversare il GIUK Gap, entrare nelle acque aperte oceaniche, passare lo stretto di Gibilterra e giungere in Siria. Vedremo quale sarà l’atteggiamento delle autorità inglesi nei confronti di questa nave che da domani batterà bandiera russa, una cosa pare scontata, la Alaed non sarà sola in questo viaggio, almeno fino allo stretto di Gibilterra, essa sarà con grande possibilità accompagnata da una unità della flotta di sommergili russa, probabilmente da un sottomarino nucleare classe Akula II, un chiaro messaggio a chiunque cercasse di intercettare la Alaed.
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