E’ passata la notte di Pasqua, e nelle prossime 24 ore capiremo, o almeno noi abbiamo la possibilità di poter capire, quale sarà la strada che prenderà l’est dell’Ucraina, e con essa gli equilibri in Europa.
In questa notte di Pasqua erano molto attese dal nostro gruppo le dichiarazioni dei due massimi esponenti delle chiese ortodosse della regione: il patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill, e il Patriarca Filaret della chiesa di Kiev, un ex vescovo della chiesa ortodossa russa.
Le omelie durante la celebrazione pasquale possono infatti comunicare, sia in patria che gal avversari, quale sia la propensione delle organizzazioni religiose delle due nazioni, chiese che esercitano una grande influenza sia sulla popolazione che sulla classe dirigente.
E le dichiarazioni che abbaino registrato non sono incoraggianti, ne da parte di Kiev, ne da parte di Mosca.
Il patriarca di Kiev ha ricordato, come fosse un diplomatico, l’accordo di Budapest che riconosceva l’integrità dell’Ucraina in cambio della rinuncia da parte di Kiev delle armi nucleari e ha attaccato duramente coloro i quali hanno messo in pericolo la stabilità di un paese “amante delle pace”.
Da Mosca invece il patriarca Kirill ha dichiarato che “Dio metterà fine ai piani di coloro i quali vogliono distruggere la Russia”, giustificando successivamente l’annessione di parti dell’Ucraina alla Russia definendo le regioni Ucraine già unite spiritualmente alla Russia. Tutto questo mentre nella cattedrale di Mosca in prima fila era presente il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin.
Stasera finisce la tregua di Pasqua, tregua purtroppo insanguinata da uno sconto a fuoco, apparentemente violento e con vittime, che si è svolto a Slaviansk fulcro della rivolta dell’est Ucraina, dove gli indipendentisti sono in possesso ancora di 4 blindati leggeri che appartenevano alle forze aviotrasportate di Kiev, forze inviate la scorsa settimana a reprimere la rivolta e che invece hanno ceduto i mezzi agli indipendentisti.
Immagine in copertina Ria Novosti (fonte Wikipedia)