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Onore al Costruttore di Pace

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Obama ChamberlainOnore al Costruttore di Pace, così titolava nel 1938 un cinegiornale Britannico all’indomani dello “storico accordo” tra Gran Bretagna e Germania, un accordo che aveva permesso di “evitare una guerra”, e di “assicurare la pace” all’Europa al Mondo. Un accordo imprescindibile perché “l’alternativa a questo accordo è la guerra”.
Non vi suonano familiari queste frasi che abbiamo evidenziato? Non vi ricordano nulla?
A noi ricordano le frasi trionfalistiche della stampa mondiale, delle televisioni, dei media tradizionali, delle Cancellerie del Mondo che lodavano, e lodano ancora oggi, l’accordo nucleare con l’Iran voluto a tutti i costi dal presidente americano Obama.
Non è nostra intenzione paragonare l’Iran alla Germania di Hitler, non sono nazioni paragonabili. La nostra intenzione è di paragonare il presidente americano Obama al primo ministro inglese Chamberlain. Egli infatti viene osannato come il Costruttore della Pace, come l’uomo che utilizza il suo potere per evitare la guerra. Ma le azioni del presidente americano, come le azioni del primo ministro inglese nel 1938, secondo la nostra visione dei fatti, porteranno il medio oriente in guerra, una guerra che causerà molti danni alla regione in questione, all’Europa e alla Cina, mentre toccherà solo marginalmente gli Stati Uniti d’America.
Onore quindi al Costruttore di Pace, all’uomo osannato da tutto il mondo in maniera unanime, fatta eccezione per alcune voci fuori da coro come la nostra. Onore a colui che ha sminuito lo strumento militare americano, a colui che ha destabilizzato tutta la regione mediterranea, che ha dato luce verde a quelle rivoluzioni colorate che hanno reso il nord Africa un incubo per l’Italia e per tutto il Sud Europa. Onore a colui che ha tradito i patti fatti con Gheddafi quando la Libia rinunciò alle sue armi di distruzione di massa, onore a colui che tra l’interesse dell’amico e il desiderio del nemico spesso ha scelto il desiderio del nemico, onore a colui che usa i cavilli e i sotterfugi per raggiungere i propri obiettivi di politica estera.
Cari amici vivremo ora un breve periodo di pace, dove l’illusione dell’assenza della guerra aperta ci farà dimenticare le nostre esigenze di difesa. L’utopia di questo costruttore di pace determinerà una riduzione della nostra prontezza operativa, non solo militare ma anche riferita gli approvvigionamenti energetici, che vedranno diventare l’Iran un protagonista delle importazioni di petrolio (tra l’altro di altissima qualità) e di gas di tutta l’Europa e dell’Italia in particolare, mentre continuerà la dissoluzione della Libia, accompagnata dalla nostra ignavia e dall’illusione che la diplomazia vincerà su tutto.
Ma la diplomazia non ha potenza alcuna senza alle spalle una forte economia e uno strumento militare di prim’ordine e in piena prontezza operativa. Quale forza poteva avere la Germania di Hitler nel chiedere la terra dei Sudeti nel 1938 se alle spalle non avesse avuto una potenza militare credibile? Come avrebbe potuto in questi giorni la Turchia agire nel proprio interesse in Siria ed Irak, senza alcuna risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, se la Siria avesse avuto ancora il suo apparto militare? Come avrebbe fatto la Russia a portare avanti i propri interessi dopo la Rivoluzione in Ucraina se non fosse stata una potenza nucleare?
La nostra nazione e la nostra europa, seguendo questo costruttore di pace, e la sua filosofia, sta abdicando sia lo strumento militare sia la diplomazia basata su di esso.
Ma tra pochi anni, quando la Turchia sognerà ancora una volta i fasti dell’impero ottomano, armata con i più sofisticati sistemi d’arma dei giorni nostri, quando l’Iran uscirà del Piano di Azione Congiunto per ottenere la supremazia sugli altri mussulmani del Golfo e su Israele, rimpiangeremo di aver ascoltato per otto anni le parole di un presidente americano che ha sempre agito nell’esclusivo interesse del suo paese e mai in quello dei suoi alleati. In quel giorno quando il petrolio volerà a 250 dollari il barile e l’unico gas che potremo acquistare sarà quello liquefatto prodotto negli States, rimpiangeremo di non avere avuto tra noi un leader visionario e fuori dagli schemi del pensiero unico che in grado di vedere tra le righe della storia e degli eventi, guidando il proprio popolo sperando per il meglio ma allo stesso tempo preparandosi al peggio.
Non per questo siamo dei guerrafondai, tutt’altro. Tutto il nostro gruppo crede nel valore assoluto della Pace. Ma “La pace va difesa strenuamente anche con le armi.” (A.Ciampi), impiegando risorse economiche e umane. Ricordate che “Il popolo che non vuole utilizzare denaro per il proprio esercito finirà per dare il proprio denaro per armare l’esercito dello straniero” (Napoleone), e che sono “Esercito e Moneta” (Machiavelli), che garantiscono l’indipendenza di uno stato. La moneta l’abbiamo già persa ora non perdiamo anche il nostro esercito…
Prepariamoci per il peggio, mentre riguardiamo questo video che osannava nel 1938 il Costruttore di Pace dell’epoca, il quale si illudeva, come l’attuale, che una firma su un pezzo di carta valga più di un esercito pronto alla battaglia, alla battaglia più dura, quella per mantenere la Pace….

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Comment(15)

  1. Un accordo imprescindibile perché “l’alternativa a questo accordo è la guerra”. Mi ricordano anche le parole di Hollande sull ucraina.
    Detto questo, non è che chamberlaine fosse uno stolto, semplicemente, se avesse attaccato Hitler subito, insieme alla Francia, la guerra sarebbe durata molto di meno, con conseguenti meno profitti per ENTRAMBE le parti.
    Eh si, non ci vuole un genio per capire che obama, oggi, lascia da soli i propri alleati, lascia che si scannino, attua quella politica isolazionista già vista prima della seconda guerra mondiale. Il tutto per entrare in guerra in un futuro non troppo lontano, usando gli ” alleati” a combattere guerre per procura intutto il mondo.
    Quindi avete ragione, la pace non durerà a lungo, forse un mese, forse 2 anni, o forse 5, ma prima o poi i nodi verranno al pettine, per tutti. Ma che questo sia frutto di ingenuità, ne dubito, così come non fu frutto di ingenuità l’accordo di Chamberlaine.

  2. Concordo parola per parola, ma interpreto Obama differentemente: ha giurato di difendere gli americani, non gli altri. Non è Obama sconsiderato, lo sono i nostri governanti europei: chi percora si fa il lupo se lo mangerà

  3. Condivido l’analisi dello scenario, non il paragone tra Chamberlain ed Obama.
    Il primo operò nel tentativo di evitare una guerra, gli Stati Uniti scientemente, evidentemente la preparano.
    Fu Chamberlain a dichiarare guerra alla Germania dopo l’invasione della Polonia. Obama e gli Stati Uniti con la scusa di evitarla, cercano un pretesto, destabilizzando alcune aree del globo e mettendo in difficoltà palese i propri alleati.
    L’unico punto di contatto a mio modestissimo parere, fu la paura della Russia, all’epoca con Stalin, oggi con Putin.

  4. A quanto pare in Siria ci sarà una zona cuscinetto… Vedremo come reagiranno gli altri paesi coinvolti in questo progetto… Vedremo se la russia baratterà la siria con l’Ucraina…

  5. Obama evita la guerra ed evita i problemi agli USA.
    Il giochino è questo: si demolisce tutto il resto cercando di rimanerne inattaccati. Ecco che dopo si rimane l’unica potenza.

    Le cose potrebbero peggiorare proprio per Europa, Russia e Cina. Guarda caso da questo ci guadagnerebbero proprio gli USA:

    Comunque non vedo in maniera così negativa l’Iran. Non mi piace che abbia fiducia e potere ma visto che li diamo ai sauditi….

  6. Beh magari nascerà l’asse Mosca – Pechino – Teheran. E poi? E poi son cacchi amari….

  7. una guerra futura in europa?Ma tra chi?E contro chi?L’europa è NATO,e per l’art.5 dell’alleanza atlantica ogni attacco a paese alleato va giocoforza difeso.Una guerra contro Is non spaventa,non hanno armi per impensierire il blocco atlantico.Una guerra contro la Russia?Paradossale anche questa,perchè a causa dell’arsenale nucleare l’america resterebbe inevitabilmente esposta.
    Io non vedo malizia ne in quanto fatto da Chamberlain che in quanto fatto da Obama:se anche un domani scoppiasse una guerra mondiale come in passato(ma ne dubito)non sarebbe altro che una prova inequivocabile di come certe cose(come la guerra)devono avvenire necessariamente,facendo parte del ciclo di tutte le cose a prescindere da quali siano gli accorgimenti che si possono prendere per evitare che ciò accada.La politica isolazionista è motivata,ma più per quello che riguarda il blocco mediorientale,io credo che finche esisterà la NATO l’europa non correrà alcun rischio.Chi è il pazzo che dichiarà guerra sapendo che come risposta possono piovergli in testa confetti al megatone?

    1. Peccato però che la NATO stessa, mi pare, sia il pericolo per l’Europa, vedi espansione verso Est dopo il collasso dell’URSS (è ovvio che la Russia si sente accerchiata), e comunque non esistono più armi nucleari al megatone, le più potenti ne sfiorano un solo, solo la Cina dispone di armi nucleari al megatone, tra i 3 e i 5 megatoni, le più potenti testate nucleari russe dispongono di “soli” 800 chilotoni, gli USA invece dispongono ancora di qualche megatone (1,2 megatoni) con la B83, tra l’altro, se non sbaglio, in fase di smantellamento

      1. Il pericolo dell’Europa è che Stati indipendenti non possano decidere cosa è più giusto per loro a causa della ingerenza sia della Russia, nel caso dell’est Europa, che degli USA nel caso dell’Ovest.

        La NATO in questo non c’entra nulla. Sta ai singoli Stati non farsi schiacciare da questi due prepotenti del mondo.
        Ecco perchè nè l’una, nè l’altra vogliono una Europa forte.

        1. Certo che c’entra la NATO Andrea. È lo strumento militare egemonizzato dagli USA per rendere i paesi europei a loro soggetti

          1. Continuiamo a ripetere sempre le stesse cose.
            Nella NATO si entra per scelta dei paesi aderenti, nessuno li obbliga.
            Quindi aderendovi questi paesi hanno deciso di seguire una strada. La loro scelta è stata libera oppure sono stati costretti a scegliere il male minore tra USA e URSS/Russia?
            A limite possiamo dire che la NATO è una conseguenza ma non il problema.

      2. Un confronto diretto tra superpotenze sarà sicuramente un confronto nucleare,ed è proprio per questo il motivo per il quale non ci sarà o,almeno non nel breve periodo,in queste condizioni.
        Al massimo la situazione politica che sta prendendo forma rende probabile un confronto fra stati nazionali nell’area mediorientale,questo si,ma dubito che uno stato come israele possa vedere minacciata la propria esistenza.La Nato tutela,invece l’europa.Se uno stato alleato si sente minacciato direttamente in virtù al ricorso dell’alleanza atlantica può ricorrere all’esercito comune.Tralatro vorrei far notare che mai nessuno,proprio per questo motivo ha mai provato a dichiarare guerra ad uno stato nato,grazie e sopratutto in virtù dell’enorme potenza bellica di cui dispongono.Quindi,di che parliamo?

  8. Io mi domando ma come mai ci si chiede se la NATO sia cattiva .. se Obama sia bravo ….. mentre la Russia di Putin mette il veto (negativo) all’inchiesta sul boing abbattuto senza che monti una protesta generale?

    E allora Putin chi è?
    L’Europa trova la forza (non militare) di regolare questa questione?

    Vedremo, Alessandro

    1. Non ci deve essere alcun dialogo con chi mostra totale mancanza di rispetto verso le vittime e le famiglie delle vittime del volo MH17 abbattuto a causa degli enormi armamenti affluiti da parte russa nel Donbass.

      Ancora che gente che nel totale delirio di antioccidentalismo continua a sostenere le azioni dittatoriali di questo governo russo.

      Dopo l’imposizione del veto russo alla risoluzione per istituire un tribunale internazionale ONU sui fatti del MH17, sono totalmente d’accordo a mandare armi letali alla Repubblica di Ucraina e imporre un embargo totale nei confronti della Russia.

      Spiace per la popolazione russa, ma visto che questo governo lo hanno messo loro al potere, anche loro ne devono piangere le conseguenze con l’embargo totale.

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