Il Libano è in atto un fenomeno strisciante, ma non per
questo da sottovalutare, un fenomeno caratterizzato dalla perdita
di fiducia delle varie etnie presenti nel paese dei cedri. Il luogo
dove la perdita di fiducia reciproca, unità alla voglia di rivalsa
e mai sopita vendetta, dove l’aumento della tensione è più evidente
è la città di Tripoli nel Nord del paese, abitata da folte comunità
sunnite ed alawite. Nei mesi scorsi. e ancor di più nelle ultime
settimane, Tripoli è stata teatro di scontri sanguinosi combattuti
nelle strade. Scontri che hanno visto l’impiego di armi da guerra,
mitragliatrici ed in qualche caso di lanciarazzi. In seguito al
crescere della tensione, e della conseguente paura di essere colti
impreparati dallo scoppiare di scontri più vasti ed organizzati,
molti abitanti di Tripoli sono tornati ad armarsi e ancor di più
questa volontà è emersa chiara da parte delle milizie dei vari
gruppi etnici. Gli ultimi scontri sono scoppiati 72 ore fa e hanno
lasciato sul terreno quattro morti e una decina di feriti. Il
governo del Libano, nell’estremo tentativo di fermare le violenze,
ha dispiegato l’esercito per le strade di Tripoli, concedendo alle
forze armate un mandato di sei mesi nel quale le autorità militari
prenderanno in mano la sicurezza della città. Sebbene ad una prima
impressione l’idea di dispiegare l’esercito possa sembrare una
scelta saggia, ad una analisi più approfondita appare invece una
scelta pericolosa. Negli ultimi anni del 900 e fino all’inizio
delle primavere arabe l’esercito libanese era visto dalla
popolazione come una figura istituzionale di garanzia a tutela di
tutti i cittadini. Tuttavia negli ultimi mesi l’esercito libanese è
apparso prendere sempre più le difese degli alawiti e degli sciiti,
mostrandosi come contiguo alle politiche della milizia
dell’Hezbollah. Dispiegare l’esercito a Tripoli rischia di
coinvolgere le forze armate in scontri settari e se l’esercito
libanese non dovesse essere assolutamente imparziale potrebbero
scoppiare scontri diretti tra i sunniti di Tripoli e la truppe
dell’esercito con ripercussioni immediate in tutto il paese. Il
Libano vive un periodo di estrema tensione e gli attentati a Beirut
sud negli ultimi mesi lo testimoniano. L’esercito per le strade di
Tripoli per sei mesi è, in questo contesto, uno dei segnali
peggiori che potessero arrivare dal Paese dei Cedri.