Oggi 2 marzo 2012 si tengono a Tehran le Elezioni per il rinnovo del parlamento iraniano. Queste elezioni potrebbero risultare determinanti per gli equilibri del potere nella repubblica islamica. Non tanto gli equilibri tra il regime conservatore e i riformisti, ma tra le due anime del potere di oggi : il Presidente dell’ Iran Ahmadinejad e la Guida Suprema il Grande Ayatollah Alì Kahmenei.
In queste elezioni il dissenso, più volte dimostrato pubblicamente, da parte dei riformisti non potrà evidenziasti facilmente in quanto numerosi esponenti ostili al regime sono stati posti agli arresti domiciliari già dopo le rivolte del 2009 successive all’elezione del Presidente, mentre numerosi altri personaggi dell’opposizione sono stati esclusi dalla competizione elettorale mediante espedienti legali.
Le notizie che arrivano da Tehran parlano di una affluenza inferiore alle speranze dei vertici del regime , in particolare nella capitale, l’astensione potrebbe essere l’unico mezzo per l’opposizione di fare sentire la propria voce, e proprio sui numeri dei votanti si concentrerà l’apparato propagandistico che cercherà di far passare la notizia che l’affluenza alle urne sia stata massiccia, segno indiretto di unità nazionale e di supporto incondizionato del popolo alle scelte strategiche ed economiche degli attuali vertici.
I nuovi equilibri del parlamento iraniano concederanno letteralmente carta bianca alla Guida Suprema della rivoluzione degli Ayatollah, che avrà maggior libertà di decisione e maggior influenza sulle nomine chiave dell’apparato governativo, in vista delle elezione presidenziali previste per il prossimo anno, elezioni che però potrebbero essere anticipate da un confronto armato scatenato dal programma nucleare, programma la cui avanzata è un punto di contatto tra il presidente Ahmadinejad e la Guida Suprema Kahmenei.
3 Marzo 2012 ore 11,00 GMT
I primi risultati delle elezioni iraniane indicano unprevisioni in linea con le previsioni dei deputati fedeli alla Guida Suprema Alì Khamenei. I sostenitori del presidente Ahmadinejad sono in molti casi sconfitti dai candidati espressione del Grande Ayatollah. Anche la sorella del presidente Ahmadinejad candidata al parlamento è stata sconfitta nel proprio collegio.