La notizia di questo possibile summit non giunge del tutto inaspettata, da mesi all’interno dell’amministrazione Obama giungono voci su richieste del presidente Americano alla Guida suprema iraniana di tenere negoziati diretti. L’Iran più che l’America ha per ora sempre respinto tale proposta, ma in prospettiva di una rielezione di Obama lo scenario è cambiato e l’Iran potrebbe aver accettato, nonostante le smentite ufficiali di ambo le parti, di organizzare un summit di tale portata nelle prime settimane del 2013. Questa notizia ha fatto molto rumore e ha scatenato una serie di speculazioni legate a come una tale novità sullo scacchiere diplomatico possa influenzare il voto del popolo americano. Un’altra notizia però è passata sotto silenzio, una dichiarazione ufficiale e non smentita del ministro degli esteri francese, Laurent Fabius.
Fabius ha affermato che le informazioni nella mani dei francesi dimostrerebbero che l’apparato nucleare iraniano sembra indirizzato alla produzione di armi nucleari. I francesi però vanno oltre e indicano un periodo di tempo entro il quale l’Iran potrebbe dotarsi della sua prima arma atomica. Parigi pensa che entro i primi sei mesi del 2013, Tehran potrebbe avere la prima testata nucleare per l’inizio di giugno del 2013. E questa prospettiva indicata dai francesi è estremamente preoccupante, perchè in assenza di Covert Operation o altri mezzi per rallentarne lo sviluppo, il programma atomico di Tehran ha sempre anticipato le scadenze.
Se quindi gli Stati Uniti, e non il Presidente Obama in particolare, hanno intenzione di avviare negoziati diretti con l’Iran devono farlo rapidamente e con obiettivi ben definiti, in caso contrario il summit tra la Guida Suprema iraniana e il Presidente americano, chiunque esso sia, potrebbe essere non un incontro tra due nemici storici ma un vertice tra due potenza nucleari.
Qui trovate un breve pezzo sulle dichiarazioni del ministro degli esteri francese