Questo comportamento della Corea del Nord non può essere definito esclusivamente una “provocazione” ma rappresenta di fatto un atto ostile nei confronti del libero traffico di cose e persone dirette in Corea del Sud. Questo episodio di Jamming ( così è definito in gergo il disturbo delle frequenze nemiche ) potrebbe essere anche un tentativo di limitare le capacità belliche della coalizione Coreano-Americana, coalizione che possiede numerose armi che si basano sul sistema GPS come ad esempio alcuni proiettili di precisione per l’artiglieria, alcuni missili da crociera e la famose bombe JDAM.
Comprendere l’efficacia del sistema di Jamming nord coreano sui sistemi d’arma di Coreani del sud e americani è fondamentale. Sì, è fondamentale alla luce di numerosi report che evidenziano insoliti, “unusual” letteralmente, movimenti di artiglieria convenzionale, sistemi missilistici terra-terra e missili antinave. Questi movimenti si sono moltiplicati nelle ultime ore e possono far temere che la Corea del Nord si stia preparando a qualche provocazione in grande stile. Il nostro Team di analisi, e non solo chi si occupa di estremo oriente, ritiene che questa frenetica attività delle truppe nord coreane possa essere il preludio ad un test nucleare sotterraneo di un’arma di grande potenza, che il nostro centro ritene imminente e molto probabile nel giorno del 22 maggio; test che potrebbe portare ad uno stato di fibrillazione delle forze armate sud coreane. Raramente ci spingiamo ad annunciare una data, questa del test atomico rappresenta un unicum, ma i segnali da Pyongyang questa volta sono veramente univoci.
Seguiremo la situazione nella penisola coreana con grande attenzione perchè oggi risulta essere il punto più caldo del pianeta, ancora più caldo dell’assolato deserto di sale iraniano.