In base alle informazioni disponibili: immagini satellitari, preparativi sul posto, comportamenti precedenti, esercitazioni USA-Sud Corea e opportunità politica possiamo stimare con un discreto grado di confidenza che il test atomico della Corea del Nord potrebbe svolgersi nella mattinata del 22 maggio prossimo.
L’esplosione del primo ordigno Nord coreano all’uranio potrebbe nascondere un elemento più inquietante. Potrebbe essere la prova generale dello stesso tipo di ordigno che potrebbe confezionare la Repubblica Islamica iraniana se proseguisse sulla strada dell’arricchimento alta percentuale del minerale di Uranio.
Il nostro gruppo non riesce sinceramente a comprendere come le agenzie statali occidentali ed in particolare americane continuino in ogni occasione pubblica a sottovalutare le potenzialità belliche non convenzionali di diversi stati in varie regioni strategiche del globo, quando le prove analitiche e comportamentali sono chiare oltre ogni ragionevole dubbio.
Il test si terrà pochi giorni dopo le più imponenti manovre aeree congiunte tre americani e sud coreani degli ultimI dieci anni denominate “Max Thunder” che coinvolgono contemporaneamente più di sessanta aerei da guerra compresa un piccolo numero di aerei cisterna che garantiscono la simulazione di attività offensive che posseggono la capacità di colpire in profondità il territorio nord coreano. L’esercitazione “Max Thunder” per come è strutturata sembra essere un chiaro segnale alla Corea del Nord. Segnale che ribadisce l’intenzione della Corea del Sud di rispondere con la forza aerea a eventuali provocazioni militari di Pyongyang contro il territorio del Sud anche anche nel caso in cui si trattasse di episodi di relativa lieve entità. Oggi come ad aprile la partita iraniana si gioca in parte sul 38º parallelo che divide da oltre cinquanta anni le due Coree.