Nonostante queste migliorie l’ S200 rimane un sistema missilistico datato ed estremamente limitato in un moderno campo di battaglia aereo.
Vediamone insiemme le caratteristiche principali e i miglioramenti che gli iraniani affermano di aver apportato. L’ S200 nasce nei primi anni sessanta come prototipo di un nuovo sistema antiaereo a lungo raggio. Esso viene concepito per operare nelle ampie distese pianeggianti della Russia e sui confini marittimi dell’ Unione Sovietica. Il sistema missilistico si basa su un possente missile intercettore di oltre dieci metri di lunghezza, con un motore principale a combustibile liquido e quattro booster laterali a propellente solido, per un peso al decollo superiore ai settemila chilogrammi, ed una velocità’ massima superiore ai 2500 metri al secondo. Il missile che ha un raggio operativo di oltre 260 chilometri è controllato da un radar che negli anni è stato aggiornato costantemente. Gli iraniani affermano di aver portato il raggio d’azione ad oltre 350 chilometri e di aver attrezzato ogni battaglione ( sembra siano cinque ) che impiega l’ S200 con sei missili ed un radar di ricerca ed inseguimento, presto la nuova versione dell’ S200 iraniano riceverà un nuovo nome come riporta l’agenzia semi ufficiale iraniana Fars News.
Le modifiche annunciate e l’aumento della gittata del sistema non saranno in grado comunque di migliorare in modo significativo le performance del sistema ex sovietico in un ambiente di guerra moderna, caratterizzato dalla presenza di imponenti misure di guerra elettronica e diminuita segnatura radar, due fattori che all’epoca della progettazione dell’ S200 non potevano essere prese in considerazione dagli ingegneri di Mosca e che rendono l’S200 un avversario abbordabile per tutte le forze aeree occidentali e delle monarchie sunnite del Golfo, nonchè dello stato di Israele.
Qui su MissileThreat potete trovare un ottimo riassunto delle caratteristiche del sistema di difesa aerea S200.