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Il potenziale missilistico della Corea del Nord

Il potenziale missilistico della Corea del Nord

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In questi giorni di tensione nella penisola coreana si è fatto un gran parlare delle capacità missilistiche della Corea del Nord, GPC oggi cercherà di are un po’ di chiarezza sulle reali capacità missilistiche del regime di Pyongyang.
I punti fermi
La Corea del Nord possiede un vasto arsenale di missili balistici e di missili da crociera. Possiede vettori in grado di trasportare testate nucleari così come possiede missili in grado di portare sull’obiettivo con efficacia armi chimiche. La stragrande maggioranza dei missili nord coreani è comunque armata con testate convenzionali ed incendiarie in grado di seminare la distruzione sui propri obiettivi.

I missili balistici

La Corea del Nord possiede missili balistici nell’ordine delle centinaia di esemplari, la stragrande maggioranza dell’arsenale, seppur obsoleta, è Combat Ready ed in grado di colpire, seppur con scarsa precisione gli obiettivi predefiniti. Vediamo i missili balistici in possesso dei nord coreani.

La serie dei missili Scud

La Corea del nord possiede un largo inventario di missili Scud. I missili Scud sono missili balistici a corto raggio, derivati in origine direttamente dalla V/2 tedesca migliorata nella portata, nel carico bellico e nella precisione in Unione Sovietica. I missili Scud in possesso della Corea del Nord sono stimati nell’ordine delle 600 unità. La Corea del Nord possiede quattro versioni del missile Scud la versione A, la versione B, la versione C e la versione D. Questi tre sistemi missilistici posseggono una gittata compresa tra i 300 e gli 800 Km. Hanno un CEP (il CEP rappresenta il raggio entro il quale esiste la probabilità che il 50% dei missili colpisca il bersaglio) di circa 450 metri. Sembra un valore alto ma se il bersaglio è una vasta aerea metropolitana, come ad esempio la città di Seoul, si ha la certezza che tutti i missili colpiranno l’obiettivo anche senza poter scegliere bersagli specifici. I missili Scud in possesso della Corea del Nord possono trasportare testate convenzionali, chimiche o nucleari. Lo Scud è un missile alloggiato su veicoli ruotati fatto che gli consente grande mobilità. La presenza di un motore a combustibile liquido ne limita l’operatività. Il tempo di decollo dall’ordine di lancio, se già rifornito ma non in posizione verticale é di circa 20 minuti.

Il missile a corto raggio KN/02

Il missile KN/02 è un missile balistico a corto raggio (160/300 Km) con capacità convenzionali chimiche e nucleari. Derivato da un missile sovietico è, come lo Scud, alloggiato su mezzi ruotati che gli consentono grande mobilità. Le differenze principali sono rappresentate dal CEP (inferiore ai 110 m) e dal fatto che si tratta di un missile a combustibile solido, fatto che permette il decollo del vettore in una eco temporale di 4/5 minuti dall’ordine di lancio.

I missili No Dong 1/2

I missili No Dong 1 e 2 sono i primi missili a raggio intermedio in possesso della Corea del Nord dalla metà degli anni 90. Sono missili con capacità convenzionali, chimiche e nucleari derivati dal missile Scud, hanno una gittata compresa tra i 1300 e i 1500 Km. Sono i primi missili che hanno messo sotto diretta minaccia non solo l’intero territorio sud coreano ma le isole dell’arcipelago nipponico e la basi militari in estremo oriente ( parliamo dalla base di Okinawa e di Yokosuka). Il missile è montato su un mezzo ruotato che garantisce mobilità ed è stato costruito nel numero presunto di 450 unità operative.

Il missile Taepodong 2

Il missile Taepodong 2 è un missile balistico intercontinentale (ICMB) in fase avanzata di sviluppo, ha una gittata stimata in circa 8000 Km, che gli consente di raggiungere il territorio continentale degli Stati Uniti. In missile è un arrangiamento ingegneristico nord coreano di diversi vettori che ha ottenuto il primo lancio coronato da successo nello scorso aprile. Sebbene in grado di raggiungere gli Stati Uniti la Corea del Nord sembra al momento in grado li lanciare al massimo due di questi vettori e solo dopo preparativi di giorni che sarebbero facilmente rilevati dai satelliti americani.

Il missile KN-08

Per ultimo abbiamo lasciato il missile KN-08 che potrebbe essere, se realmente in grado di prendere il volo, l’arma più pericolosa nelle mani del regime comunista. Il missile KN-08 potrebbe avere una gittata tra i 2500 e i 6000 Km ed essere così in grado di colpire le isole Hawaii e la base navale di Pearl Harbor. Il fatto è che fino a quando non verrà testato in una esercitazione i dubbi sulle sue reali capacità operative rimangono fondati. Nonostante ciò, analizzando il comportamento passato della Corea del Nord gli analisti di armamenti di GPC ritengono che il missile non sia soltanto un “Mock-Up” e sia il primo sistema nord coreano in grado di raggiungere il territorio americano delle isole Hawaii, rappresentando quindi il primo sistema operativo in grado di colpire il suolo americano propriamente detto. Il numero di questi sistemi missilistici dovrebbe essere non superiore alla dozzina.

Il potenziale missilistico della Corea del Nord è quindi imponente con un totale di missili balistici stimabile in circa 1400 unità, senza contare le centinaia di missili tattici della famiglia Frog in grado comunque di raggiungere la parte nord della capitale sud coreana, Seoul, e i distretti industriali nei sobborghi nord della capitale.
In caso di conflitto i missili nord coreani sarebbero in grado di saturare le difese missilistiche della Corea del Sud e delle basi americane in estremo oriente. In caso di crisi solo un attacco preventivo su larga scala con missili cruise, missili aviolanciati e bombardamenti aerei potrebbero impedire la distruzione fisica di ampi settori delle area urbane della Corea del Sud e delle basi Americane.