Per certo sappiamo dove sono basati i Su-25 iraniani, si tratta della base aerea di Shiraz posta al centro del paese asiatico a circa 200 km dalla costa del Golfo Persico, per certo sappiamo anche che l’operazione è stata pianificata dal comando iraniano che ha impiegato per la missione non dei classici caccia intercettori ma degli aerei nati in realtà per compiti di attacco la suolo come i Su-25 ma che possono avere dei vantaggi rispetto ai caccia nel confronto con uno “slow mover” come è un Drone Predator. Un intercettore puro come il Mig-29 avrebbe in teoria più difficoltà ad abbattere un Predator rispetto ad un Su-25 in quanto vista la piccola sezione radar e la minima emissione di calore i missili antiaerei hanno poche possibilità di abbatter il Drone mentre le possibilità potrebbero essere maggiori utilizzando le mitragliatrici di bordo ma volando ad una bassa velocità, operazione più agevole per un Su-25. Da queste considerazioni la scelta di impiegare di bombardieri Su-25 invece degli intercettori Mig-29. Tuttavia i piloti dei SU-25 non sono addestrati per ingaggiare bersagli aerei ed ecco perchè il Predator non è stato colpito dalle raffiche di mitragliatrici.
Risulta però difficile stabilire il luogo del confronto in quanto gli americani hanno dichiarato che il Drone è decollato dal Kuwait ed è noto che possiede un raggio di azione minimo di circa 1100 chilometri che gli permette di arrivare oltre lo stretto di Hormuz. Il cacciabombardiere iraniano ha un raggio di combattimento di 375 chilometri che permette la copertura di buona parte delle coste iraniane del Golfo Persico. Tuttavia i Su-25 non sono obbligati a tornare alla base di partenza dopo lo scontro con il Predator ma possono atterrare in uno dei numerosi aeroporti dell’Iran presenti lungo le coste del Golfo. Risulta quindi impossibile stabilire con esattezza il luogo del confronto tra Iran e Stati Uniti unicamente con una analisi delle prestazioni degli aeromobili interessati.
Altra possibilità è analizzare le dichiarazioni dei due stati. l’America afferma che il drone si trovava a 16 miglia dalle coste iraniane. Tehran afferma che il Drone si trovasse all’interno dello spazio aereo iraniano. Esiste un luogo del Golfo Persico dove entrambe queste affermazioni possono essere considerate vere dal punto di vista dei due avversari. Parliamo del braccio di mare a nord-ovest dello Stretto di Hormuz. In quest’area infatti Iran e Stati Uniti non hanno un accordo sulla divisione degli spazi aerei e delle acque territoriali. Esiste un luogo strategico per gli iraniani che si chiama Abu Musa, un isola di cui GPC ha lungamente parlato, occupata dall’Iran strategica per il controllo legale e militare dello Stretto di Hormuz e quindi del Golfo Persico. Secondo gli americani l’isola non può essere considerata territorio iraniano in quanto dovrebbe far parte degli Emirati Arabi Uniti, secondo l’Iran è parte integrante del proprio territorio.
Sapete a che distanza si trova Abu Musa dalle coste iraniane? Indovinato : 16 Miglia Nautiche
Qui un link ad un pezzo della CNN ove si afferma che il drone si trovasse invece nell’estremità nord del Golfo Persico