Gli 007 della coalizione anti Gheddafi hanno usato ogni mezzo per recuperare i missili, dal pagamento di somme ad attività di stampo militare. Alla fine della campagna di “recupero” degli SA-7 nessuno però tra gli addetti ai lavori ha cantato vittoria, solo alcuni politici hanno affermato che gli Strela non rappresentavano una minaccia. La realtà era, ed è, ben diversa purtroppo. SA 7 di origine libica sono spuntati un pò dapperttutto in giro per il mondo, sono stati avvistati in Siria, nel Sud Sudan, in Somalia, nel sud del Libano e nella Striscia di Gaza. Israele non ha mai nascosto il timore che questi sistemi missilistici potessero raggiungere Gaza attraverso i tunnel che sono stati scavati al di sotto della linea di confine tra Egitto e Gaza; tunnel dai quali passa di tutto, dagli Iphone5 ai missili. Ieri mattina i report delle agenzie di intelligence di Israele che riferivano della presenza degli SA 7 a Gaza hanno trovato il più chiaro ed inequivocabile riscontro. Un elicottero Apache in volo lungo il limite sud della Striscia di Gaza ha visto illuminarsi sul proprio display tattico l’allarme missilistico mentre automaticamente il sistema di difesa dell’elicottero lanciava una salva di Flare per ingannare il missile a ricerca di calore. Lo Strela ha mancato il bersaglio ma da oggi i piloti militari di Israele sanno che a Gaza alcune decine di miliziani sono armati con dei missili terra aria a ricerca di calore e volare bassi e lenti vicino alla striscia non sarà più una operazione di routine.
Ma questo è lo scenario nemo pericoloso nel quale i missili Strela possono trovare applicazione, il vero pericolo viene dal loro utilizzo verso gl iaerei civili non dotati di contromisure contro queste armi e che sono, purtroppo, il bersaglio migliore per il vecchio SA 7 Strela.