Gaza : i missili Strela di Gheddafi sono arrivati nella Striscia

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Durante la rivoluzione libica si è tanto parlato degli arsenali che erano del regime di Gheddafi, arsenali pieni di armi degli anni 70 ed 80, per lo più ferrivecchi buoni per qualche rivoluzione di serie B o per qualche gruppo terroristico in cerca di armi a poco prezzo. Ma tra tutte le armi presenti nei depositi una in particolare aveva attirato l’attenzione di numerose agenzie di intelligence e dei principali gruppi terroristici mondiali. L’ arma in oggetto è un missile antiareo a corto raggio in grado di seguire la traccia termica dell’obiettivo. Questo missile che di nome fa Strela ( SA-7 nella codifica NATO ) può essere usato dopo un brevissimo addestramento e conoscendo alcuni piccoli “trucchetti” utili a massimizzarne le capacità operative può abbattere con una probabilità di oltre il 90% un aereo di linea civile durante le fasi di decollo o atterraggio e rappresenta una minaccia concreta anche per i velivoli militari che operano a bassa quota. Lo Strela è l’incubo di numerosi scenari che dipingono attacchi contro aerei civili e per questa ragione già durante la rivolta in Libia, e ancor di più durante le fasi successive alla caduta del regime, i servizi segreti di decine di paesi hanno dato la caccia agli Strela finiti nelle mani dei rivoltosi o ancor peggio di trafficanti senza scrupoli, senza dimenticare che tra i rivoltosi si trovavano centinaia di estremisti pronti a trasferirsi ovunque nel mondo la causa della guerra santa li avesse chaimati.
Gli 007 della coalizione anti Gheddafi hanno usato ogni mezzo per recuperare i missili, dal pagamento di somme ad attività di stampo militare. Alla fine della campagna di “recupero” degli SA-7 nessuno però tra gli addetti ai lavori ha cantato vittoria, solo alcuni politici hanno affermato che gli Strela non rappresentavano una minaccia. La realtà era, ed è, ben diversa purtroppo. SA 7 di origine libica sono spuntati un pò dapperttutto in giro per il mondo, sono stati avvistati in Siria, nel Sud Sudan, in Somalia, nel sud del Libano e nella Striscia di Gaza. Israele non ha mai nascosto il timore che questi sistemi missilistici potessero raggiungere Gaza attraverso i tunnel che sono stati scavati al di sotto della linea di confine tra Egitto e Gaza; tunnel dai quali passa di tutto, dagli Iphone5 ai missili. Ieri mattina i report delle agenzie di intelligence di Israele che riferivano della presenza degli SA 7 a Gaza hanno trovato il più chiaro ed inequivocabile riscontro. Un elicottero Apache in volo lungo il limite sud della Striscia di Gaza ha visto illuminarsi sul proprio display tattico l’allarme missilistico mentre automaticamente il sistema di difesa dell’elicottero lanciava una salva di Flare per ingannare il missile a ricerca di calore. Lo Strela ha mancato il bersaglio ma da oggi i piloti militari di Israele sanno che a Gaza alcune decine di miliziani sono armati con dei missili terra aria a ricerca di calore e volare bassi e lenti vicino alla striscia non sarà più una operazione di routine.
Ma questo è lo scenario nemo pericoloso nel quale i missili Strela possono trovare applicazione, il vero pericolo viene dal loro utilizzo verso gl iaerei civili non dotati di contromisure contro queste armi e che sono, purtroppo, il bersaglio migliore per il vecchio SA 7 Strela.

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