Due Popoli due Stati la Pace tra Israele e Palestina
Due popoli, gli ebrei e i palestinesi, due stati, Israele e la Palestina, due modi diversi di organizzare la società, la scuola, il lavoro, la vita di tutti i giorni, ma con un territorio da condividere, un territorio che appartiene ad entrambi i popoli e che entrambe devono poter sentire proprio.
Dopo 60 anni di lotte, guerre, ingiustizie e sangue oggi forse, e ribadiamo forse, siamo ad un passo da un accordo storico. Un accordo che possa vedere la nascita di uno stato palestinese riconosciuto da tutta la comunità internazionale, incluso Israele, ed il contemporaneo riconoscimento di Israele da parte dell’autorità palestinese di Ramallah, eh si perché con Hamas e con Gaza è tutta un’altra storia.
La prossima primavera potrebbe vedere sottoscrivere un accordo epocale che potrebbe essere l’inizio della fine dell’odio profondo che a volte emerge nella terra di Israele e nella terra di Palestina.
Un accordo che potrebbe individuare il confine tra i due Stati lungo i confini del 67 tranne che per alcune aree limitate considerate da molti dei protagonisti e dei mediatori indispensabili per garantire, almeno in parte, la sicurezza di Israele. Infatti se la linea di confine dovesse essere riportata ai confini del 67, particolarmente nella valle del Giordano, Israele potrebbe essere esposta in caso di conflitto in maniera troppo importante.
L’accordo dovrebbe prevedere in un primo periodo di tempo la presenza di forze militari giordane a tutela del neonato stato palestinese, un ritorno al passato quando la Giordania garantiva la sicurezza di Gerusalemme est.
Questo saranno probabilmente i cardini dell’accordo che il Segretario di Stato americano John Kerry proporrà alle due parti, e per ambedue le parti ci saranno rinunce difficili e dolorose da subire secondo il punto di vista dei più rigidi esponenti dei due schieramenti.
Ma non esiste alternativa alla pace, non esiste alternativa per nessuna delle due parti a questo accordo di pace.
Gli Stati Uniti hanno legato la riuscita dei colloqui di pace agli aiuti militari ad Israele, per scoraggiare il sabotaggio da parte dei falchi dello stato ebraico, così come Obama potrebbe aver fatto capire ai palestinesi che se saranno loro i responsabili del fallimento del negoziato l’America non frenerà più la colonizzazione israeliana dei territori palestinesi.
L’accordo quindi si troverà e si troverà prima della primavera, Stati Uniti, Israele, Palestinesi, Giordani, Egiziani, Turchi e Sauditi vogliono questo accordo, un accordo che potrebbe essere il primo fatto stabilizzante della regione dopo quattro anni dominati solamente dal caos.