Davutoglu: perché la Siria non ha replicato ad Israele?
Nella giornata di oggi 2 Febbraio 2013 stavamo facendo il nostro solito giro sulla stampa del medio oriente quando, sul sito del quotidiano turco Hurryet News abbiamo letto un’intervista, a prima vista dai contenuti incredibili, al ministro degli esteri turco Ahmet Davutoglu. In questa intervista, che potrete trovare a questo link con Hurryet News, il Ministro condanna in maniera assoluta l’attacco di Israele sul suolo Siriano e afferma che la Turchia non rimarrà immobile se un paese mussulmano verrà attaccato. Già questa frase meriterebbe un’analisi approfondita, un paese laico (almeno in teoria) come la Turchia che si schiera in difesa di un gruppo di paesi sulla base dell’appartenenza religiosa, e non in base ad alleanze storiche o trattati in vigore. Ma la frase che Davutoglu ha detto poco dopo è ancora più incredibile.
Il ministro turco si chiede, e senza una certa nota di disprezzo nei confronti del regime di Damasco, come mai Al Assad non ha lanciato nemmeno un sasso in direzione di Israele per difendere il proprio paese mente gli israeliani giocano con la dignità della Siria. Il ministro degli esteri turco incita Al Assad e l’esercito siriano alla ritorsione contro Israele e non solo in maniera indiretta. Nell’articolo sono attribuite al ministro turco alcune frasi molto forti. Ad esempio Davutoglu avrebbe chiesto in maniera retorica ad Al Assad come mai egli ha lanciato missili Scud verso le zone controllate dai ribelli, e non ha fatto nulla contro Israele. Davutoglu si augura nei fatti che la Siria attacchi in maniera disordinata Israele in modo tale da suscitare la risposta dello stato ebraico che potrebbe essere il colpo di grazia al regime di Damasco.
Questa sembra la versione Turca del “Leading from Behind” del Presidente Obama. La Turchia vorrebbe raggiungere il suo obiettivo primario, e cioè abbattere Al Assad, senza essere coinvolta direttamente nel conflitto e allo stesso tempo indebolire Israele. Se Al Assad attaccasse in modo disordinato Israele e l’esercito con la Stella di Davide rispondesse la Turchia potrebbe, alla fine delle operazioni, dichiarare di essere completamente contraria all’intervento di Israele e cercare un modo per condannare in sede internazionale lo stato ebraico ed aumentarne l’isolamento.
Il ministro turco nelle sue dichiarazioni ha dimenticato però un aspetto fondamentale che potrebbe rivelarsi dannoso per la Turchia. La Turchia potrebbe essere considerata da Al Assad la vera responsabile del tentativo di abbattere il regime Alawita visto il supporto politico, diplomatico e materiale che il governo turco fornisce da quasi due anni all’opposizione politica prima, e ai ribelli armati dell’ FSA successivamente.
Le dichiarazioni di Davutoglu potrebbero in effetti indurre i vertici del regime siriano a reagire. Ma é sicuro Davutoglu che i siriani reagiranno conto Israele solamente? Perché anche la Turchia, secondo il punto di vista di Al Assad, ha avuto il suo ruolo nel “giocare con la dignità della Siria” e sempre la Turchia ha chiesto la rimozione del Rais di Damasco, non Israele che non ha alcun interesse a trovarsi gli intergralisti alle porte di casa.
Is not easy “Leading from Behind” prof. Davutoglu.
2 Febbraio 2013