Per mesi nella provincia nord coreana di Chongjin sono proseguiti i lavori presso il poligono nucleare dello stato comunista coreano.
Questi lavori non erano finalizzati ad eseguire nel breve periodo un test atomico, ma per permettere alla dirigenza Nord Coreana di poterne ordinare uno con un minimo preavviso.
Ed ecco che forse è giunto il momento per il giovane dittatore della Corea del Nord di ordinare il suo secondo test atomico. Un test atomico che potrebbe avere due finalità distinte.
La seconda ipotesi è che la Corea del Nord possa eseguire un test per verificare i progressi fatti nel miniaturizzare le testate nucleari e consentire la loro installazione sui missili balistici in mano al regime.
Questo test però non rappresenta una garanzia di successo e in questo momento Kim non può permettersi un pubblico fallimento per questo motivo riteniamo meno probabile che la Corea del Nord testi una versione miniaturizzata dei suoi dispositivi nucleari.
Per la medesima ragione riteniamo poco probabile che il test atomico possa essere preceduto dal lancio di un missile balistico intercontinentale mod. Uhna-3, a causa della relativa inaffidabilità del vettore.
È invece probabile che poco dopo il test atomico vengano lanciati verso il mar del Giappone missili antinave e missili balistici a corto raggio.
Per i tempi riteniamo una finestra ragionevole il periodo compreso tra il 15 gennaio e l’inizio di marzo, fatte salve le condizioni atmosferiche che in Corea del Nord possono essere, durante l’inverno, estremamente dure e mettere sotto stress uomini mezzi.
In quel periodo sono programmate esercitazioni combinate di Stati Uniti e Corea del Sud.