Le condizioni di salute di Fidel Castro
La visita di Papa Bergoglio a Cuba ci offre l’occasione di valutare le condizioni di salute di Fidel Castro, il Leader Maximo cubano, che appare sempre meno in pubblico, e del quale è sempre complesso valutare lo stato di salute.
Oggi grazie alle poche immagini dell’incontro tra i due leader, possiamo analizzare (seppur con tutte le limitazioni del caso) la situazione di salute di Fidel Castro.
Il Leader Maximo è apparso dimagrito rispetto alla sua ultima apparizione sui media mondiali, a livello della guancia è scomparso completamente il pannicolo adiposo, mentre l’ampia tuta da ginnastica impedisce una valutazione dell’adiposità addominale.
Fidel è anemico, forse profondamente anemico, lo si evince dal pallore delle labbra e dei letti ungueali, privi quasi del tutto del tipico colore roseo sinonimo di normali valori di emoglobina.
Sempre a livello della mano destra, in particolare dell’indice della mano destra si osserva una piccola ulcerazione con carattere di cronicità. Questa caratteristica potrebbe suggerire una terapia con cortisonici sistemici ormai divenuta cronica è un difetto di circolazione di grave entità.
Confermiamo il possibile uso di diuretici ad alte dosi, alla luce dall’apparente stato di scarsa idratazione.
Fidel sembra non essere più in grado reggersi in piedi in maniera autonoma, lo si vede in piedi solo all’arrivo del pontefice, mentre per il resto della visita, e al momento dei saluti finali, egli rimane seduto sulla sua poltrona. Nei pochi secondi di filmato dell’incontro tra i due Leader si osserva infine la comparsa di un tremore degli arti superiori di Castro, un Parkinsonismo di non univoca interpretazione.
Alla luce dei dati esposti possiamo affermare che la salute generale del Leader Maximo cubano è peggiorata in maniera importante negli ultimi mesi. Il dimagrimento, la presenza dell’anemia, i tremori e l’ulcera cutanea indicano che le funzioni vitali di base di Castro sono state intaccate sia dall’età che da problemi circolatori, inoltre la neoplasia prostatica di cui è affetto potrebbe aver intrapreso una via di disseminazione generale.
È difficile indicare una prognosi riguardante la vita del leader cubano, ma a nostro avviso Castro si trova in un a condizione tale per la quale una banale infezione virale a livello respiratorio potrebbe essere sufficiente a determinare il collasso di un fisico, un tempo forte, ma oggi minato da multiple patologie.
In sintesi riteniamo dell’ordine del 25-35% le possibilità che Fidel Castro possa sopravvivere fino alla primavera estate del 2016. Per ora trova conferma la nostra previsione sulla sua prognosi del febbraio scorso.