Le probabili condizioni iraniane per rinunciare all’atomica
Continuiamo la nostra discussione riguardante l’accordo firmato a Ginevra tra Stati Uniti ed Iran (è inutile ormai parlare di gruppo 5+1) l’unico vero interlocutore degli iraniani, l’unico vero interlocutore con cui l’Iran vuole confrontarsi sul piano internazionale sono gli Stati Uniti d’America, quindi basta parlare del gruppo 5+1.
Questo accordo è stato si firmato a Ginevra ma è stato ottenuto per tutt’altra strada, una strada fatta di diplomazia segreta (la diplomazia è di per se stessa un lavoro riservato). Una strada che ha portato ufficiali iraniani e americani di vario livello a parlarsi direttamente e a trattare. Ma gli Stati Uniti hanno veramente trattato con l’Iran? Cosa hanno ottenuto gli americani dalle trattative con l’Iran? E soprattutto quali saranno le condizione alle quali
Tehran rinuncerà al suo programma atomico militare?
Appare chiaro che una trattativa vera a propria trattativa tra Stati Uniti ed Iran non c’è mai stata. L’America ha solamente rinunciato a molti dei propri obiettivi strategici, ha cancellato le proprie “linee rosse”, ha ritirato quasi tutte le sue pregiudiziali nei confronti dell’Iran.
L’Iran ha ottenuto che gli americani e i paesi occidentali interrompessero l’aiuto ai ribelli siriani, mentre al contrario migliaia di uomini dell’Hezbollah libanese combattevano fisicamente in Siria al fianco di Al Assad e mentre dall’Iran arrivavano ad
Assad rifornimenti di ogni genere. L’Iran ha ottenuto che numerose manovre americane nella regione del Golfo Persico venissero interrotte, ha accettato che le unità militari americane che entrano nel Golfo Persico debbano mettersi in contatto con la guarnigione iraniana sull’isola di Karg. In cambio l’America non ha avuto praticamente nulla, se non la concessione a sospendere per sei mesi l’avanzamento del programma nucleare, una sospensione che verrà perso utilizzata dall’Iran per rafforzare le sue forze di difesa aerea e cercare di stroncare definitivamente la ribellione siriana.
Il domanda centrale è però l,ultima che ci siamo posti precedentemente in questo post e cioè: quali saranno le condizioni alle qual l’Iran potrebbe accettare di rinunciare al programma atomico.
Al nostro centro queste condizioni sono estremamente chiare, il fatto è che queste condizioni che porrà l’Iran coincidono in larga misura alla visione strategica del presidente Obama per il medio oriente.
Le condizioni basilari che l’Iran dichiarerà non negoziabili saranno probabilmente due:
– il ritiro della flotta americana dal Golfo Persico
– la denuclearizzazione dello stato di Israele
Alla prima domanda gli Stati Uniti potrebbero rispondere affermativamente con una Road Map che potrebbe portare al ritiro Americano dal Golfo Persico nel 2018.
Alla seconda domanda gli Stati Uniti non opporranno resistenza nel nome della dottrina di Obama della supposta denuclearizzazione (di tutti tranne che delle 5 potenze con diritto di veto) mondiale.
Con queste premesse la reazione di Arabia Saudita ed Israele sarà quantomeno nervosa. Queste nazioni, quale che sia l’epilogo dei negoziati di Ginevra si ritroveranno senza il supporto del loro alleato storico e con l’influenza iraniana notevolmente aumentata nella regione.
Comunque sia, qualunque soluzione venga proposta a Ginevra la guerra nella regione è sempre più probabile, l’unica variabile sarà vedere da che parte si schiereranno gli Stati Uniti di Obama, oppure se ancora una volta l’America di questo presidente scapperà senza neppure pensare ad agire.