È considerevolmente aumentato il supporto russo per la Siria di Al Assad, e questo aumentato supporto è testimoniato dall’incremento dell’attività di trasporto strategico dalla Russia verso la Siria.
Possiamo riconoscere due direttrici principali tramite le quali la Russia supporta il presidente siriano Al Assad. La prima è rappresentata dai rifornimenti navali, effettuati con sempre maggiore frequenza da parte di navi Cargo (spesso è impiegata la Novocharkass) e, nelle ultime settimane da navi da trasporto anfibio della marina militare russa come ad esempio la A. Filkenkov che potrebbe aver consegnato nel porto di Tartus mezzi dell’810º Reggimento di Fanteria di Marina delle forze armate russe.
La seconda direttrice è aerea e vede impegnati un paio di aerei per il trasporto strategico modello IL-76 T che invece atterrano a Damasco provenienti dalla Russia e poi eseguono trasporti all’interno del territorio siriano tra la capitale siriana e un’area non distante dalla città di Palmira, purtroppo non siamo in grado di identificare il luogo di atterraggio con precisione.
L’aumento di attività militare russa in supporto di Al Assad ha fatto scattare numerosi illazioni sulla presenza di truppe combattenti della Federazione Russa in Siria.
Il nostro gruppo tende, per il momento, a ritenere non fondate queste illazioni, in quanto pensiamo che siano stati scambiati per soldati russi i mercenari di alcune organizzazioni russe che oggi combattono al fianco delle truppe di Al Assad. Riteniamo invece altamente probabile la presenza di personale tecnico della Federazione Russa all’aeroporto di Damasco ed in maniera ancora più cospicua nella regione costiera di Latakia, ove è posta la base navale di Tartus e dove si trova, poco più a sud della medesima base un aeroporto militare che potrebbe presto divenire la terza direttrice di approvvigionamento per sostenere il governo di Al Assad nel caso in cui dovessimo assistere alla caduta di Damasco, fattore che a nostro avviso potrebbe determinare un intervento diretto di Mosca a difesa della regione Alawita (la regione di Latakia e Tartus).
Se questo scenario dovesse realizzarsi potremmo osservare la presenza di truppe della Federazione Russa in Siria, così come osservate aerei da combattimento di Mosca solcare i cieli della Siria. La futura presenza di truppe e aerei di Mosca in Siria creerebbe una situazione molto pericolosa, in quanto aerei americani compiono quotidianamnte sortite nei medesimi cieli siriani. In assenza di un coordinamento tra Russi ed Americani potrebbero innescarsi incidenti tra i piloti delle due aeronautiche che, compiendo azioni di guerra nel medesimo spazio aereo, potrebbero ritenere l’aereo nemico (o non pienamente identificato) una minaccia reale, concreta e presente alla propria incolumità e agire di conseguenza in maniera aggressiva.
La Siria torna ad essere il luogo più pericoloso del mondo, dove le due più grandi potenze nucleari del pianeta potrebbero ritrovarsi faccia a faccia su un campo di battaglia.
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