GeopoliticalCenter, Geopolitica, Strategia, Analisi Economiche

Agent Defeat Weapons le bombe anti armi chimiche

BLU119/BPochi ne sono al corrente ma gli Stati Uniti hanno sviluppato una bomba a guida GPS esternamente identica ad una bomba Bunker Buster BLU109 (derivata dalla MK84) ma con capacità e caratteristiche del tutto peculiari, caratteristiche studiate per distruggere le armi chimiche e bioniche presenti nei siti bersaglio di questo particolare ordigno.
Il nome in codice di questo ordigno sarebbe BLU119/B, detta anche “Prompt Agent Defeat” accoppierebbe le capacità tipiche di una bomba Bunker Buster e una miscela esplosiva in grado di elevare le temperature del sito target a livelli elevatissimi, temperature talmente alte che sono in grado di distruggere istantaneamente gli agenti biologici o chimici bersaglio dell’attacco.
Questo tipo di arma non sarebbe però stata pensata per i missili Tomahawk, che posseggono una testata esplosiva troppo piccola per la particolare natura dei bersagli della BLU119/B.
Questo ordigno deve essere trasportato nei pressi del sito bersaglio da aerei convenzionali, l’arma può essere imbarcata da una serie di jet dell’aeronautica americana: F/15, F/16, F/18, F/22, B/1, B/2, B/52. Tuttavia per ottenere temperature catalitiche nei confronti degli agenti chimici dovrebbero essere utilizzate decine di BLU119/B e quindi le piattaforme dalle quali dovrebbe partire l’attacco ai siti delle armi chimiche dovrebbero essere i bombardieri strategici americani e non i caccia tattici dell’USAF.
Il razionale di aver sviluppato un’arma simile risiede nel fatto che se si bombarda un deposito di armi chimiche o biologiche con bombe convenzionali l’effetto sarebbe quello di eliminare le capacità chimiche offensive del nemico ma al prezzo di contaminare una vasta area di territorio che si trovasse nel raggio di diversi chilometri dal deposito oggetto dello Strike, con costi in termine di vite umane non accettabile.
Così se nello strike americano in Siria verranno utilizzati solo missili da crociera i depositi di armi chimiche non verranno interessati dall’attacco, mentre se si deciderà di distruggere lo stock di armi chimiche siriane, piloti americani dovranno penetrare le difese aree siriane e bombardare i siti di stoccaggio con le BLU119/B, due scenari molto diversi tra loro, sia in termini di efficacia strategica, sia in termini di rischio per le forze armate americane.
Una postilla, ufficialmente le BLU-19/B non compaiono tra le armi in dotazione alla forze armate americane.