Degenera rapidamente la situazione in Ucraina, da questa mattina si registrano decine di morti forse oltre 60, dopo che i manifestanti hanno cercato di allontanare i reparti di polizia che tentavano di accerchiare su tre lati di piazza indipendenza. Negli scontri si registrano morti su ambedue i fronti, 67 poliziotti sono stati presi in ostaggio dei rivoltosi, ed ora non se ne conosce la sorte.
Le sedi del governo e del parlamento sono state evacuate, il presidente Yanukovic sarebbe stato portato in un luogo sicuro e non è chiaro come possa continuare a funzionare la catena di comando democratica del paese, al momento l’unica catena di comando che appare affidabile è quella delle forze armate.
La polizia potrebbe non rispondere più in modo pieno al governo. A causa di questa interruzione della catena di comando le forze speciali della polizia potrebbero agire con assoluta violenza al di fuori delle direttive del governo infatti le forze speciali hanno aperto il fuoco con armi automatiche e fucili d’assalto. Nelle regioni occidentali le forze locali di polizia potrebbero passare dalla parte dei manifestati formulando una specie di “giuramento al popolo”.
In questa giornata che avrebbe dovuto essere di tregua e dialogo si sta consumando un vero e proprio bagno di sangue ed ambo le parti utilizzano armi da fuoco, non solo proiettili di gomma e bottiglie molotov.
La missione dei dei ministri europei sembra fallita ancora prima di essere cominciata. Gli ospedali da campo improvvisati si moltiplicano a Kiev, includendo a volte le hall degli alberghi. e le cantine delle abitazioni che si affacciamo su piazza Maidan.
Infine segnaliamo la presa di posizione del presidente americano Obama, il quale ha annunciato non meglio precisate “conseguenze” nel caso in cui le violenze in Ucraina “oltrepassino in segno”, quale sia questo segno e quali siano queste conseguenze non è per nulla chiaro e le parole del presidente assomigliano più ad una minaccia made in Corleone piuttosto che ad una strategia di politica estera.
Da parte russa invece nessuna dichiarazione pubblica, tuttavia possiamo essere ragionevolmente certi che lo stato maggiore russo stia preparandosi per un intervento in supporto della parte filo russo dell’Ucraina e per difendere la base navale di Sebastopoli, fulcro della strategia militare russa nel Mar Nero e nel Mediterraneo, base di cui abbiamo parlato qui stamattina.
Ucraina degenera la situazione decine di morti e defezioni nella polizia
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