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Strike in Siria della Russia per difendere Al Assad

A Sukhoi Su-24MK of IRIAF flighting over Shahid Dastghaib International Airport. Date February 2009 Source Own work Author Shahram Sharif Permission is granted to copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free Documentation License, Version 1.2 or any later version published by the Free Software Foundation; with no Invariant Sections, no Front-Cover Texts, and no Back-Cover Texts. A copy of the license is included in the section entitled GNU Free Documentation License.

SU-24 della Federazione Russa hanno colpito Bersagli nelle provincie di Latakia, Homs e a Talbisa, quasi tutte aree dove non opera lo Stato Islamico ma varie altre sigle dei ribelli siriani.
Lo Strike in Siria della Russia giunge poco dopo l’autorizzazione della Camera Alta del Parlamento di Mosca all’utilizzo, oltre le frontiere della Federazione, delle forze armate di Mosca.
Come previsto i Raid di Mosca hanno colpito postazioni dei ribelli a ridosso di territori, nella zona occidentale della Siria, ancora sotto il controllo delle truppe governative che però ormai faticavano a mantenere le posizioni difensive. Il ministero della Difesa Russo, utilizzando canali diretti con Washington ha chiesto che durante le operazioni di bombardamento dei Jet russi, gli aerei americani si mantenessero al di fuori dello spazio aereo siriano. Gli Stati Uniti avrebbero risposto negativamente alla richiesta russa, rimarcando comunque che metteranno in atto azioni atte ad evitare contatti con gli aerei di Mosca.
Oggi 30 Settembre 2015 segna l’ingresso ufficiale della Russia nella Guerra in Siria.