Oggi abbiamo ricevuto da molteplici fonti la notizia di uno Strike con missili da crociera compiuto dalle forze armate russe su obiettivi primari appartenenti al Califfato Islamico. La più parte dei media tradizionali riporta la notizia che i missili sarebbero stati lanciati da unità navali russe operanti nel Mar Caspio. Secondo GeopoliticalCenter questa notizia non è corretta, almeno per la parte riguardante la piattaforma che avrebbe lanciato i missili da crociera contro gli obiettivi del Califfato Islamico.
La flotta russa del mar Caspio non possiede le capacità necessarie a lanciare vettori a lungo raggio, nem che meno nel numero di 26 missili come riportato anche da fonti storicamente prossime allo stato maggiore russo.
A nostro avviso l’unica piattaforma in grado di lanciare missili da crociera contro il territorio siriano dal Mar Caspio sono i bombardieri strategici a lungo raggio TU-160 ognuno in grado di lanciare 12 missili KH-55 (AS-15 ‘Kent’), missili che possiedono le caratteristiche tecniche e di autonomia necessarie a colpire il territorio siriano.
Nei giorni scorsi si era avuta notizia del possibile dispiegamento operativo di due bombardieri TU-160 recentemente riammodernati sotto il punto di vista avionico e che essi avrebbero potuto ricoprire il ruolo di bombardiere convenzionale a lungo raggio.
Per questi motivi riteniamo che l’azione di bombardamento contro gli obiettivi terroristici in Siria siano da attribuire ad una azione dei TU-160 e non alla flotta del Mar Nero. Tale azione a nostro avviso va letta anche come una dimostrazione di forza di Mosca nei confronti della Turchia che ha osservato due dozzine di missili da crociera russi volare a poca distanza dal proprio confine meridionale.
Attendiamo i briefing del comando strategico delle Forze Armate della Federazione Russa e i comunicati del Pentagono per potervi confermare (o smentire) la nostra ipotesi riguardante l’impiego dei bombardieri strategici russi nella Guerra di Siria.
Aggiornamento
La flottiglia del Caspio è stata equipaggiata con missili da crociera a lungo raggio. Questo fatto evidenzia un netto cambio di postura della politica di difesa russa, che mai in passato aveva equipaggiato le navi sul Caspio con armi a Così lungo raggio e in grado di colpire in gran parte del medio oriente, inclusa Arabia Saudita e Turchia senza violare i trattati su missili basati a terra.