Nei pressi del confine tra Corea del Nord e Corea del Sud una forte esplosione ha causato l’amputazione delle gambe di due soldati di Seoul di pattuglia nei pressi del confine tra le due coree, nella cosiddetta “Zona Demilitarizzata”.
L’esplosione, secondo il governo della sud corea è da imputarsi ad una mina piazzata scientemente dalla Corea del Nord per provocare danni alle pattuglie sud coreane che transitano regolarmente in quel tratto di confine. Nella medesima area, alcuni mesi fa, nord e sud Corea si erano scambiate decine di colpi di mitragliatrice, senza feriti riferiti dalle due parti in conflitto.
Questo attacco, se confermato, rappresenta un ulteriore atto di guerra della Corea del Nord nei confronti del Sud, dopo l’affondamento della Corvetta Cheonan e il bombardamento dell’isola di Yeonpyeong, fatti che hanno causato decine di vittime tra militari e civili sud coreani.
La Corea del Sud ha deciso, anche in questa occasione, di non reagire militarmente all’attacco della Corea del Nord ma solamente di riprendere la “Guerra Spicologica” nei confronti del Nord. Per “Guerra Psicologica” si intende l’emissione da parte di altoparlanti posti lungo il confine tra le due Coree di notiziari e informazioni che mettono in evidenza le criticità del regime nord coreano.
Sebbene esso sia un atto privo di violenza fisica la Corea del Nord potrebbe reagire duramente a questo tipo di trasmissioni audio ritenute da Pyongyang destabilizzanti per la sicurezza stessa della Corea del Nord.
In passato Pyongyang aveva minacciato azioni militari dirette contro il sud se non fossero state interrotte le trasmissioni di questo bollettino di notizie e proprio per questo motivo Seoul aveva interrotto tali emissioni sonore.
Vi informeremo nelle prossime ore della reazione della Corea del Nord alla decisione del Sud di riprendere la “Guerra Spicologica”. La reazione, almeno quella verbale dell’apparato di potere di Kim Jong Un non dovrebbe farsi attendere.