Ieri sono stati pubblicati i dati relativi al PIL di molti paesi europei. La Germania, come avevamo detto un mese fa, è tornata a crescere. GPC aveva messo tutti in guardia dall’esultare per i cali registrati: primo, perché non avrebbero sortito alcun effetto sulle politiche di austerity tedesche, secondo perché sarebbero tornati a crescere. E torna a crescere pure la Francia, ma in questo caso la situazione è più complessa è va monitorata anche nei prossimi trimestri. Detto questo, c’è sempre una pecora nera che non cresce. E siamo sempre noi. A nostro avviso, inoltre, al migliorare della situazione francese corrisponderà un peggioramento politico in Italia. Il nostro premier stava cercando di creare una massa critica contro l’austerity. Ma se tutta Europa torna a crescere, seppur debolmente, ci chiediamo chi avrà ancora voglia di andare allo scontro politico ed ideologico con la Germania. E a quel punto gli italiani saranno doppiamente danneggiati: si ritroveranno con fiscal compact e austerity da un lato, e con nuove politiche sociali e del lavoro totalmente discutibili dall’altro lato.
Macroeconomia i dati del PIL europeo
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