Ennesima domenica di sangue in Nigeria ed ennesimo attacco a luoghi di culto. Non si è ancora spenta l’eco delle esplosioni ad Abuja contro la sede di un giornale nigeriano che ecco nuovamente il rombo delle bombe a scuotere la città di Kano.
La dinamica purtroppo è davvero letale. Testimoni hanno raccontato di aver visto un’auto e delle moto avvicinarsi rapidamente all’Università di Kano (all’interno del campus si trova la chiesa oggetto dell’attentato). Dai vecoli sarebbe quindi partita una pioggia di bombe a mano, lanciate nel bel mezzo della folla radunata. A quel punto il panico ha spinto fedeli e altre persone lì raccolte a scappare verso l’uscita dove, purtroppo, c’erano i terroristi pronti con i loro fucili mitragliatori. Ed è stata una carneficina. Il bilancio al momento è di 20 vittime. Impossibile dimenticare le 44 vittime degli attacchi di Natale e la strage di ben 185 morti durante gli attacchi a Kano dello scorso gennaio.
Nonostante al momento non ci siano rivendicazioni di sorta, la paternità di questa ennesima strage ricade quasi sicuramente sulle spalle della setta islamista di Boko Haram. Ricordiamo che, al momento, i colloqui di pace tra il governo nigeriano e la setta sono sospesi a tempo indeterminato. Per la cronaca, fu il portavoce di Boko Haram ad abbandonare il tavolo negoziale.