Le prossime decisioni della Federal Reserve

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Federal reserve.jpgGravissima l’attualità in Medioriente, ma non possiamo non citare quanto sta avvenendo negli USA. La Federal Reserve sta conducendo una travagliatissima riunione per stabilire le tempistiche dell’ormai certa riduzione di acquisti di bond (tapering off). L’effetto di questi annunci è fortemente depressivo per i mercati, i quali sono stati abituati negli ultimi 5 anni a navigare in un mare vero e proprio di liquidità. Tuttavia, ora che l’economia sta dando qualche debole segnale positivo, i governatori hanno deciso di cominciare a tirare i remi in barca. La pressione non ha tardato a farsi sentire sulle borse e sull’italico spread. Giappone, USA e UK non hanno fatto altro se non turbare i mercati, inondandoli con una quantità immensa di carta stampata, il cui valore nominale solo in minima parte rispecchia il valore dell’economia reale odierna. Al contrario tutta quella liquidità ha fatto e sta facendo la fortuna degli investitori. Un aspetto che viene citato troppo raramente è invece l’effetto che la riduzione del quantitative easing potrebbe avere sui paesi emergenti. L’acquisto di bond infatti ha interessato anche le economie più aggressive. Si pensi ad esempio a Brasile e Thailandia: le loro borse sono già sotto pressione da giorni, in quanto la riduzione delle quantità di acquisto dei loro bond, significherà un apprezzamento dei tassi di interesse nazionali. A quanto pare, tra poco, il mondo intero si risveglierà da una delle più grandi sbronze mai prese nell’ultimo secolo. E ce ne vorrà per smaltirla…

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Econ1 Analista economico, si occupa principalmente di temi macroeconomici, Europa, Cina, Cinafrica. Economia dello sviluppo e temi di economia ambientale. Contattabile via mail (in calce).