Dopo le presunte voci delle dimissioni del ministro cipriota delle finanze, Mikhalis Sarris, oggi sono iniziate le trattative ad opera dello stesso con investitori privati ed istituzionali russi. L’obiettivo è far dilazionare i prestiti già in essere (circa 2,5 miliardi di euro prestati dalla Russia a Cipro) ed eventualmente di ottenere altra liquidità.
Il tema tuttavia è cosa chiederà in cambio la Russia, sia nel caso di un maggior impegno economico volto al salvataggio dell’isola, sia nel caso di un vero e proprio bailout del sistema bancario cipriota.
Interessanti a tal proposito le affermazioni (ancora da verificare) di Mikhail Prokhorov, noto miliardario e politico russo. Prokhorov infatti sostiene che la Russia in ogni caso aiuterà Cipro a superare la crisi. A fronte di questo, tuttavia, la Russia potrebbe chiedere a titolo di compensazione la creazione di un porto navale sulle coste cipriote per la propria flotta navale e l’accesso alle enormi riserve di gas presenti sui fondali marini prospicienti l’isola stessa.