Inquietanti le ultime affermazioni di Draghi (e la loro conseguente interpretazione). Gli stati europei, di fronte al fallimento di ogni politica monetaria, dovrebbero prendere in considerazione politiche alternative. Alla maggioranza degli analisti è sembrata una allusione alla riduzione salariale, ma ma mantenendo l’inflazione progammata al 2%. Ovvero, visto che non ce la facciamo, paghiamo di meno tutti (erodendo definitivamente il tenore di vita) ma facciamo in modo che il costo della vita aumenti ad un ritmo del 2% annuo. Importanti riduzioni salariali si sono avute in Spagna e in Grecia, tuttavia all’interno di un contesto di stagnazione se non addirittura recessione e disinflazione. Qui invece si tratta di percepire meno e pagare di più. Questa Europa è totalmente allo sbando.
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