L’esercito israeliano ha rilasciato alcune foto, da prospettive non favorevoli per un’analisi completa, della quinta batteria di Iron Dome che è stata dispiegata nella zona di Tel Aviv, denominata nel suo complesso Gush Dan.
LA batteria in oggetto differisce dalle altra quattro già in servizio nel sud del paese in quanto è evidente la riduzione del numero di intercettori presenti nel lanciatore e la dimensione stessa dei missili utilizzati appare leggermente superiore alle batterie standard. Tuttavia questa nostra affermazione non potrà essere pienamente verificata fino a quando non saranno disponibili immagini a 360° della batteria. Ad ogni modo Iron Dome 2.0 come lo abbiamo battezzato ha dimostrato un netto incremento del rateo di successo nell’intercettazione di ordigni nella loro fase di volo terminale e a quanto sembra trapelare dei comunicati dell’esercito di Israele questa batteria ha migliorato notevolmente anche il raggio operativo utile dei propri intercettori e potrebbe essere in grado di confrontarsi anche con missili da crociera e velivoli ad ala fissa e mobile. Un vero upgrade per questo sistema antimissile che migliora le proprie performances giorno dopo giorno e che potrebbe essere appetibile anche per l’alleato americano in aree come la Corea del Sud dove la minaccia dei razzi di artiglieria è estremamente concreta.