L’ Uranio si arricchisce sottoterra
Fonti diplomatiche riferiscono che la repubblica iraniana si appresta a trasferire i propri impianti di arricchimento dell’uranio da siti posti in superficie verso location fortiticate. In particolare le centrifughe poste nelle vicinanze della città Santa di Qom verranno presto spostate e riattivate all’interno di una ex base militare nella località di Fordow opportunamente modificata, in particolare le centrifughe e il materiale arricchito saranno poste in una struttura ricavata all’interno di una montagna posta nel del perimetro della base. Nelle intenzioni dei pianificatori del programma nucleare, pacifico o bellico che sia, questa struttura sotteranea dovrebbe rendere immune il cuore del programma di arricchimento ai bombardamenti convenzionli di Isreale o degli Stati Uniti, rendendo di fatto inutile il raid su questo impianto. Ma gli Iraniani avranno fatto bene i loro calcoli? Sono sicuri che i nuovi ordigni americani da 15 tonnellate non siano in grado di penetrare la roccia al di sopra della sala centrifughe e dei depositi di uranio arricchito? Fatto sta che un altro pezzo del puzzle si aggiunge agli altri tasselli, e si compone sotto gli occhi di tutti noi la determinazione di una nazione e della sua Guida a diventare una potenza su tutti i fronti. Questo spostamento è sicuramente un segnale che avvicina un altro passo gli americani, più degli israeliani all’azione. Questa mossa ptrebbe ritorcersi contro all’ Iran in quanto se un attacco fosse efficace la struttura di Fordow potrebbe trasformarsi non solo nel luogo in cui verrebbero distrutte le centrifughe più avanzate nelle mani del regime iraniano ma, potrebbe trasformarsi nella tomba ci molti tecnici e scienziati che lavorano al programma. Subire un attacco massiccio all’interno di un bunker nella roccia può avere due risulati diametralmente opposti: se il bunker regge sopravvivono tutti i suoi occupanti, se il bunker cede è la fine per ogni uomo che in quella montagna sotto decine di metri di roccia vive e lavora. Perdere i tecnici e gli scienziati potrebbe essere molto peggio di perdere le centrifughe; le macchine si rimpazzano, per gli uomini la cosa è molto più difficile.
Gli scienziati, i tecnici, “il capitale umano”, potrebbe essere il vero bersaglio primario di un raid su un sito come questo.