Dopo il raid che ha ucciso 8 esponenti dell’Hezbollah libanese e un generale delle Guardie della Rivoluzione dell’Iran, la milizia sciita di Hezbollah e lo stato di Israele si preparano, in maniera non palese ma comunque spedita, al confronto militare.
La milizia libanese ha mobilitato i sui effettivi nel sud del paese dei Cedri e probabilmente posto in stato di massima allerta gli addetti ai missili che dovrebbero colpire Israele in caso di conflitto.
Parimenti lo stato ebraico ha revocato le licenze ai militari in servizio nel comando settentrionale e dispiegato batterie antimissile, non solo Iron Dome ma anche Patriot e forse una versione base dell’intercettore intermedio “David Slight”.
Registriamo inoltre il trasferimento al fronte di mezzi blindati e, cosa ancora più importante, di un sistema radar “Green Pine” che dovrebbe essere l’elemento protetto da un telone che vedete nella foto.
Green Pine è il nerbo della difesa antimissile di Israele che copre il medio e il lungo raggio. Tale spiegamento di tecnologia evidenzia il pericolo che possa scoppiare tra Israele e i suoi nemici regionali un conflitto armato di ampia portata.
Ricordiamo che sia fonti iraniane sia libanesi hanno assicurato che verrà eseguita una rappresaglia nei confronti di Israele, seppur senza chiarire la tempistica di tale azione.
In caso di lancio di missili su Israele è probabile che la risposta del governo Netanyahu sarà durissima.