Dopo aver votato una legge per la quale il parlamento di Teheran avrà l’ultima parola sull’accordo nucleare in discussione con il gruppo dei 5+1 (ma in effetti la partita si gioca tutta con gli americani), l’assemblea legislativa iraniana mette un altro punto fermo nelle trattative in atto tra Vienna e Ginevra.
L’Iran non consentirà nessun tipo di ispezione, e sotto nessun accordo, ai siti militari e scientifici di interesse strategico per la repubblica Islamica dell’Iran, spegnendo ogni possibile compromesso che i negoziatori avrebbero potuto discutere con gli Stati Uniti nei prossimi giorni. Questa presa di posizione dell’Iran, se confermata renderà quasi privo di significato il prossimo possibile accordo sul nucleare iraniano. Se alcuni siti di interesse strategico nazionale dell’Iran resteranno immuni alle ispezioni, non si potrà mai avere la ragionevole convinzione che l’Iran abbia sospeso gli sforzi protesi ad ottenere l’arma atomica, a nostro avviso uno dei caposaldi della futura geopolitica iraniana.