Basta un colpo di fucile, o deve avvenire un attacco con l’artiglieria? E quanti morti servono per dire che un accordo di interruzzione delle ostilità è diventato carta straccia? Bastano 5 morti o ne servono 50 o 500?
Con questi interrogativi guardiamo alla Siria dove nessuna delle due parti in conflitto ha rinunciato all’uso delle armi, dove il regime attacca i ribelli e dove i ribelli continuano con la guerriglia, e sempre guardando alla Siria osserviamo il conto alla rovescia per le elezioni presidenziali francesi e forse alla fine di quel conto alla rovescia, il giorno dopo il voto del primo turno, qualcuno avrà il coraggio di dire al mondo che il piano di pace di Kofi Annan sembra avviato ad un triste fallimento.