Allo stesso tempo la Siria si è scusata ufficialmente in sede di Nazioni Unite per l’episodio dei colpi di artiglieria, non di mortaio, caduti su di una piccola cittadina di confine, ammettendone nei fatti la paternità.
L’esercito turco non bombarda più le postazioni siriane ma in tutta la Turchia la mobilitazione delle forze armate in servizio attivo è paragonabile al tempo di guerra e si inizia a parlare di un richiamo selettivo di una parte della riserva, e questo è uno dei segnali principali che vanno osservati in caso di scontro su vasta scala in medio oriente.
Alla fine di questo articolo di Hurryet news trovate il testo della mozione votata dal parlamento turco