Il Congresso Americno inizia oggi l’esame dell’accordo definitivo sul programma atomico iraniano, il Dipartimento di Stato ha completato l’iter burocratico preliminare all’esame di Senato e Camera dei Rapprentanti e ora il Congresso ha sessanta giorni di tempo per ratificare o respingere tale accordo.
Il presidente Obama ha già annunciato che, in caso di voto negativo del Congresso, egli è pronto ad utilizzare il proprio diritto di Veto presidenziale per impedire che il Congresso faccia saltare l’accordo. Il Senato americano, così come la Camera, ha tuttavia il potere di impedire il diritto di Veto del presidente, questo potere è vincolato ad una maggioranza qualificata del 67% dei senatori votanti.
Il risultato della votazione non è al momento prevedibile, in quanto numerosi fattori politici, oltre che strategici, influenzeranno la scelta del Congresso. Il risultato della votazione non è scontsto in quanto peseranno, oltre alle motivazioni strategiche, anche quelle politiche. Riteniamo che lo scenario più verosimile sia un voto negativo del Congresso ma senza la maggioranza qualificata del Senato ed il conseguente Veto Presidenziale. Seguiremo l’evolversi della discussione particolarmente in Senato e vi daremo conto dell’evoluzione delle votazioni.