I militari italiani pronti per Mosul
180
3
I militari italiani potrebbero presto prendersi carico della sicurezza della diga di Mosul, dopo che la ditta Trevi ha firmato con le autorità irachene il contratto per la manutenzione della più importante diga dello stato iracheno, in precarie condizioni e che necessita di immediata manutenzione. Non è atteso un voto del parlamento per il ridispiegamento dei nostri militari in quanto fonti non ufficiali affermano che i tratta appunto solo di un ridispiegamento di nostre forze che già operano in Irak. Attendiamo comunicazioni ufficiali del governo in merito, tuttavia è anche nostra impressione che anche in questa occasione in governo non chiederà un voto al parlamento della Repubblica.
Comment(3)
Comments are closed.
Quanti sono i cantieri aperti in questo stato che, a causa della mafia, vanno a rilento? Un esempio su tutti la Salerno-Reggio Calabria. E lo stato italiano invece di difendere gli interessi nazionali sul proprio suolo ed evitare che altri soggetti lo sostituiscano nelle realtà locali, va a difendere gli interessi di un’azienda privata che ha un appalto estero?
Per quale stato sarebbero morti Falcone e Borsellino?
Sono morti per uno Stato connivente con “non si può dire chi”.
L’unica risposta che riesco a darmi è che sono morti per la società in cui vivevano, per gli uomini e le donne che ogni mattina si alzano e fanno i loro dovere contro tutta la illegalità che dilaga in questo aggregato di delinquenza che alcuni chiamano stato ma che in realtà è l’antistato.