Nel fine settimana, gli importanti colloqui di pace tra il governo nigeriano e la setta islamista Boko Haram hanno registrato un brusco arresto. Ad annunciare la sospensione dei colloqui è stato Ibrahim Datti Ahmad, a capo del Consiglio Supermo per la Sharia in Nigeria (SCSN). Ahmad è stato fino ad ora un tramite nei colloqui tra il governo nigeriano e Boko Haram, nel tentativo di porre fine ad una vera e propria mattanza che procede imperterrita da circa due anni e che ha causato almeno mille vittime.
I colloqui sono stati sospesi da Ahmad per via di una fuga di notizie, da parte del governo nigeriano, notizie che erano ritenute estremamente riservate. Le informazioni riservate sono state portate all’attenzione dei media, comportamento questo, secondo Datti, poco trasparente da parte del governo stesso.
Non vogliamo entrare nelle questioni di merito, in quanto come sanno i nostri lettori stiamo seguendo la situazione nigeriana da mesi ormai. In questo frangente ci limitiamo a registrare la sospensione di un importante, per quanto fragile ed effimero, processo di “pace” tra le parti.