Il nuovo leader Kim Jong Un ha rapidamente percorso lo scorso anno la carriera dell’apparato nord coreano, ha assunto alte cariche nel partito e nell’esercito, alimentando forti dubbi sulla salute del padre, il giovane Kim ha studiato in Svizzera prima di tornare in madrepatria e si è sottoposto, a quanto sembra, a piccoli interventi di chirurgia estetica per somigliare maggiormente al nonno, ” il grande leader” Kim Il Sung, venerato come un essere divino dal regime, in quanto secondo la propaganda egli è padre della patria e salvatore del popolo nord coreano.
Tuttavia si ritiene che Kim Jong Un non abbia ancora il carisma e le capacità di controllare in maniera ferrea il forte apparato militare della corea del nord, e che i generali più anziani possano aumentare il loro potere e la loro autonomia decisionale. Per questi motivi nelle prossime settimane la Corea del Nord tornerà ad essere un punto caldo del pianeta, proprio ora che voci sempre più insistenti riferivano di colloqui ad alto livello tra Nord Coreani da una parte e Americani e Sud Coreani dall’ altra in vista di un possibile accordo che avrebbe previsto la rinuncia al programma nucleare da parte della Corea del Nord in cambio di aiuti energetici ed alimentari da parte americana. L’ annunciata morte di Kim Jong Il cambia completamente lo scenario, sarebbe infatti segno di grande debolezza del nuovo Leader se come primo gesto rinunciasse ad uno degli argomenti più cari ai generali, l’arma atomica.
I funerali del “caro leader” sono già sati programmati per il 28 dicembre, nessuna delegazione estera sarà invitata.