Il 18 aprile scorso un convoglio iraniano, composto da 7 navi cargo appartenenti alla Marina Militare di Teheran e scortato da due unità combattenti, una fregata classe Alvand, ed un rifornitore di squadra riadattato a nave portaelicotteri (il Busher) ha preso il Mare e si è diretto nel Mare Arabico. Il convoglio ha poi fatto rotta verso ovest a bassissima velocità.
Notizie lasciate filtrare dalle intelligence egiziane e saudite, poi anche dagli Stati Uniti, lasciano intendere che il convoglio iraniano sia diretto a rifornire di armi, munizioni, e sistemi di comunicazione le milizie sciite degli Houti che combattono in Yemen contro l’etnia sunnita.
Il dispositivo navale americano della 5ª Flotta è stato messo in stato di allerta e la portaerei Roosevelt, che doveva dare il cambio alla gemella Vinson nel Golfo Persico, è stata riassegnata ad una missione di “sicurezza navale” nel Mar Rosso Meridionale e nel Golfo di Aden, l’area di possibile destinazione del convoglio iraniano.
Nell’area sono presenti anche unità navali della Marina egiziana, che potrebbero avere il compito di bloccare in prima persona le navi iraniane, nel caso esse tentassero di prendere terra in Yemen, qualunque sia la loro missione formale. Il gruppo di attacco americano, guidato dalla portaerei Roosevelt non dovrebbe prendere parte direttamente all’azione, tuttavia se la componente elicotteristica imbarcata sulla nave iraniana “Busher” dovesse levarsi in volo per prendere parte ad una azione contro le unità egiziane, è probabile che i caccia della Roosevelt entrino in azione per abbattere i mezzi aerei iraniani.
Gli iraniani dichiarano che le loro due unità combattenti opereranno nel Golfo di Aden in una “missione anti pirateria”. Alla luce degli ultimi sviluppi riteniamo che queste dichiarazioni possano essere lette come un avviso alla coalizione sunnita a non fermare le navi mercantili, in quanto l’Iran potrebbe ritenere tale gesto un “atto di pirateria” e decidere di far intervenire le unità combattenti di scorta alle unità da trasporto. Riteniamo inoltre possibile che un sottomarino classe Kilo iraniano possa far parte del convoglio e trovarsi ora nel “rumore” generato dalle Unità da trasporto.
In base alle informazioni in nostro possesso e, se il convoglio iraniano manterrà l’attuale velocità, il gruppo di navi iraniane è atteso al largo dello Yemen nella prima mattina di sabato 25 aprile 2015.