Si è riunito oggi a Bruxelles il consiglio consultivo NATO-Ucrina. Il vertice ha discusso delle azioni della Federazione Russa in Crimea e le ha definite “illegali”.
Il medesimo vertice ha stabilito una maggiore collaborazione tra NATO e Ucraina senza elaborare la natura di questa collaborazione.
Tuttavia nei giorni scorsi abbiamo comunque raccolto diverse informazioni ufficiali che riguardano la collaborazione tra l’Alleanza Atlantica e Kiev.
La misura di collaborazione più significativa che vi vogliamo segnalare è una prossima esercitazione delle forze NATO in Ucraina, esercitazione della quale non sono resi noti i particolari. Possiamo però partire da alcuni documenti, primo tra tutti la richiesta di autorizzazione alla presenza di truppe straniere sul suolo ucraino formulata al parlamento di Kiev cinque giorni fa. Nella richiesta, il presidente pro tempore Turchinov, richiedeva il nulla osta del parlamento al fine di ospitare fino a 4500 uomini di forze straniere in Ucraina in un periodo di tempo compreso tra la fine di aprile e l’inizio di novembre.
Non sappiamo ancora quale sarà l’impegno di uomini e di mezzi della NATO in queste esercitazioni congiunte con le truppe di Kiev, tuttavia più che di una esercitazione, se le truppe rimanessero in Ucraina per sei mesi, si dovrebbe parlare di un dispiegamento permanente di forze dell’Alleanza Atlantica in Ucraina.
Queste ipotesi stanno però rischiando di spaccare l’alleanza atlantica. Secondo la nostra visione della situazione, e analizzando le dichiarazioni tedesche riguardanti la possibilità di un allargamento ad est dell’Alleanza, possiamo ragionevolmente ipotizzare che Francia, Germania e Italia non siano favorevoli a questo tipo di impegno dell’Alleanza in Ucraina, particolarmente in un momento delicatissimo del tentativo di distensione tra Usa e Russia, tentativo che la prospettiva di una presenza NATO in Ucraina potrebbe far fallire.