Continua il turbinio di incontri di persona, tra i leader del Golfo e dell’occidente. Dopo l’incontro alla Casa bianca tra il ministro degli esteri saudita Saud bin Faisal bin Abdul-Aziz, meglio noto come Saud al Faisal, e il presidente Obama di due giorni fa, incontro non programmato e nemmeno annunciato, oggi è la volta del primo ministro inglese David Cameron che vola, anche in questo caso senza preavviso e senza programmazione ufficiale nel Golfo Persico. Il primo ministro inglese si recherà in Arabia Saudita per discutere della situazione iraniana e delle problematiche relative alla fornitura mondiale di petrolio in vista dell’embargo europeo che scatterà a breve nei confronti dell’Iran e della possibile interruzione della navigazione nello stretto di Hormuz ad opera di attività belliche Iraniane. Altro aspetto che probabilmente verrà discusso sono le forniture militari per il regno Saudita. Dopo l’accordo con gli Stati Uniti per un’importante fornitura di aerei da caccia F15, sono infatti in forse le ulteriori forniture di Eurofighter che erano previste per il 2012 e per il 2013 per la Saudi Royal Air Force.
L’incontro di Cameron si inserisce nella fitta rete di contatti che in queste ultime settimane hanno caratterizzato la frenetica agenda diplomatica-militare dei paesi mediorientali in vista di un confronto con l’Iran. Confronto che potrebbe essere sia bellico in senso stretto, sia una corsa agli armamenti nucleari nel caso venisse permesso all’Iran di dotarsi di armi atomiche.
Su questo argomento è notizia di questi minuti che il Presidente Iraniano M. Ahmadinejad ha ribadito durante il suo tour sudamericano che le armi atomiche sono contrarie alla morale iraniana e quindi l’Iran non se doterà.