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Venti cortei percorro il Cairo

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Un altro venerdì di protesta per le strade del Cairo. Circa venti cortei si stanno organizzando, e alcuni sono già partiti, sia nel centro della capitale, sia a Giza, sia nella zona di Nasr City.
In vista di questo venerdì di protesta ieri sera, il presidente ad interim dell’Egitto, Adly Mansour, ha tenuto un discorso alla nazione. Un discorso che spingeva ancora alla riconciliazione nazionale ma che conteneva anche l’avveritmeto alle frange più violente che la violenza non sarà tollerata.
Il discorso di Mansur non è arrivato a caso ieri. Oggi infatti l’esercito egiziano lancia la sua prima vera offensiva nel Sinai, Sinai che era diventato negli ultimi 18 mesi un vero e proprio santuario per le milizie estremiste, un territorio al di fuori del controllo del Cairo.
E proprio dal Sinai la giunta militare teme che possano arrivare al Cairo uomini ed armi pesanti per organizzare attacchi senza precedenti alle forze armate egiziane e a siti strategici come la Corte Suprema o il ministero della difesa.
Sempre il discorso “non rituale” del presidente ad interim potrebbe preludere ad un maggiore uso della forza, anche da parte dell’esercito, per reprimere le proteste violente che, settimanalmente dalla caduta di Morsi, scuotono il Cairo.

Aggiornamento ore 17,52

L’Esercito egiziano ha bloccato le strade che conducono al ministero della difesa utilizzando enormi blocchi di calcestruzzo veicoli corazzati e un ingente numero di uomini.