Varo della fregata Marceglia: importante evento per il rilancio del settore cantieristico navale italiano
Ospitiamo oggi un post di Stefano Peverati riguardante il varo di una nuova unità della Marina Militare Italiana
Sabato 3 febbraio, presso i cantieri navali Fincantieri di Riva Trigoso (GE), alla presenza delle massime autorità è avvenuto il varo della fregata multiruolo Antonio Marceglia (F-597). Si tratta dell’ottava unità delle Fregate Europee Multi-Missione ad essere varata presso il sito industriale ligure, queste navi sono state sviluppate in collaborazione con la Francia nell’ambito di un accordo di cooperazione bilaterale, sotto il coordinamento dell’organizzazione congiunta per la cooperazione europea in materia di armamenti (OCCAR). Questa fregata porta il nome dell’ufficiale del Genio Navale Marceglia, pluridecorato al valore per le imprese svolte con i mezzi d’assalto subacquei contro i porti di Gibilterra e Alessandria d’Egitto. L’Antonio Marceglia entrerà in servizio presso la forza armata nel 2019 sotto il Comando della Seconda Divisione Navale (COMDINAV DUE).
Nel corso della cerimonia le autorità intervenute hanno fatto importanti dichiarazioni riguardo i cambiamenti che avverranno all’interno della flotta della Marina Militare. Il direttore del cantiere ha confermato che i lavori sulle ultime due fregate: la Spartaco Schergat (F-598) e la Emilio Bianchi (F-599), procedono a pieno ritmo e nel rispetto dei tempi prestabiliti. Inoltre, ha preso il via la messa in opera delle prime unità previste dalla Legge Navale 2014-2015 quali: il troncone poppiero della nave ausiliaria per il supporto logistico (LSS – logistic support ship) Vulcano (A-5335) ed i primi due dei sette Pattugliatori Polivalenti d’Altura (versione Light).
Il Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio Valter Girardelli nel suo intervento ha sottolineato l’importanza di questo nuovo sistema d’arma: “Senza le fregate non si può corrispondere ai compiti di presenza e sorveglianza e garantire la sicurezza marittima nei bacini in cui è necessario tutelare gli interessi del nostro Paese”. Inoltre, l’ammiraglio ha affermato che con l’arrivo di queste nuove unità, alcune unità più anziane in servizio, quali le due fregate Classe Maestrale navi Euro (F-575) ed Espero (F-576) assieme alle ultime due corvette classe Minerva, la Driade (F-555) e la Chimera (F-556), nel corso dell’anno effettueranno il definitivo ammaina bandiera.
Infine, all’interno del discorso ufficiale, a sorpresa, il Ministro della Difesa Roberta Pinotti ha annunciato: “Questo varo serve da impulso per creare lavoro. Finanziati anche due sommergibili per circa un miliardo”. Significa, quindi, che verrà avviata la costruzione della terza serie di sommergibili U 212, portando a sei il numero complessivo delle macchine che andranno ad affiancare e sostituire la classe Sauro IV.
Il varo della fregata è avvenuto il giorno successivo all’accordo definitivo per l’acquisto di STX France da parte di Fincantieri. L’azienda italiana ha acquisito il 50% dei cantieri francesi per 59,7 milioni di euro, inoltre un ulteriore 1% viene concesso in prestito al gruppo italiano da parte dello Stato francese. L’Amministratore Delegato Giuseppe Bono durante la cerimonia ha commentato i fatti: ”Con l’operazione STX ci siamo presi un pezzo di Francia. Abbiamo dato l’opportunità al Paese di non essere sempre succube e di giocare un ruolo da protagonista nel progetto di difesa comune europea”.
In conclusione, a lato delle celebrazioni nel Mar Tirreno, dal 29 gennaio, la Prima Divisione Navale di La Spezia, dotata delle più moderne unità navali, sta svolgendo intense attività addestrative, con l’ausilio di assetti aerei e subacquei, volte a migliorare le capacità di contrasto verso minacce aeronavali, nella lotta anti-sommergibile, contrasto alle mine e controllo del traffico marittimo. Queste attività hanno lo scopo di mantenere alto il livello di preparazione del personale, il quale deve sempre essere pronto ad intervenire per la sicurezza marittima, la tutela degli interessi strategici nazionali ed, infine, a favore della collettività.
Stefano Peverati
Photocredit: Marina Militare