Una No Fly Zone in terra di Siria (senza autorizzazione ONU)
Tutti sono concordi, Turchia, Stati Uniti, Unione Europea, anche l’Iran, nel nord della Siria verrà imposta una No Fly Zone. Una zona di non volo necessaria, nelle intenzioni di Ankara, non solo a evitare che l’aviazione di Al Assad possa agire contro i ribelli siriani, ma funzionale come in Libia ai tempi della “rivoluzione”, a fornire appoggio aereo diretto ai ribelli che dovranno controllare fisicamente il terreno sottostante all’area di esclusione aerea voluta dalla Turchia.
Ma la Siria, seppur devastata dalla guerra, rimane formalmente uno stato sovrano e membro delle Nazioni Unite, uno stato con propria sovranità e contro il quale, per imporre una No Fly Zone, serve una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Ma il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non darà mai il suo avallo a tale azione in ragione del Veto russo. Quindi non tutti sono concordi con i desideri di Ankara, la Russia è contraria, l’Egitto è contrario, le monarchie Sunnite molto dubbiose, la stessa Giordania perplessa.
Ma il piano di Turchia e Stati Uniti è già deciso e presto assiteremo all’implementazione della No Fly Zone, tutto senza l’avallo delle Nazioni Unite.
Questa è la medesima via che abbaimo invocato più volte per un nostro intervento militare in Libia, una via aborrita dal nostro governo ma sistematicamente perseguita da tutte quelle nazioni che hanno il coraggio di anteporre il prorpio interesse nazionale ai calcoli di politica interna e di poltrone governantive.
La Turchia quindi si prepara ad agire in Siria e lo farà in un’area geografica dove la presenza governativa siriana è già minima e con la coscienza che Al ASSAD non impiegherà le sue residuali forze aeree in uno scontro impari con l’aeronautica turca ed americana, con la coscienza che la Russia non ha modo di agire in difesa di Al Assad in quel contesto e con il deliberato obiettivo di fornire ai guerriglieri che lottano contro Al Assad una sicura base di operazioni.
Ciò che la Turchia e gli USA dimenticano è che questi guerriglieri, alleati di oggi, un domani saranno nuovi nemici da combattere, ma questo è solo un dettaglio, ora facciamo decollare gli F-16.
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Non capisco il taglio dell’articolo.
Se la no fly zone è imposta sulla Siria allora rappresenta una violazione della Carta ONU se invece è imposta sulla Libia allora sembra diventare non solo una soluzione ma anche auspicabile.
Inoltre, questo articolo stona con quanto da Voi affermato sulla gravissima crisi avvenuta nel mediterraneo quanto la flotta USA è stata bloccata da quella cinese e russa, come se questa no fly zone fosse qualcos’altro rispetto all’evento precedente.
Sarebbe necessario un chiarimento
Siete sicuri che anche l’Iran sia d’accorda sulla istituzione di questa NFZ? Se cosi fosse sarebbero dei bei vigliacchi a vendere un alleato come Assad solo ed unicamente per avere un paio di bombe atomiche (concesse da terzi).
l’aviazione di Assad infatti non interferrà..saranno gli S400 a farlo.
La Russia non rinucerà mai ad una sua base nel mediterraneo(Tartus).
“Questa settimana, secondo un rapporto dell’intelligence britannica, è stato riferito un comunicato di Putin trasmesso per vie diplomatiche agli Stati Uniti e alla Francia da il primo ministro britannico David Cameron come l’intermediario.
Secondo il rapporto del giornale Siriano Dam stampa e il giornale Dyar, i russi non hanno abbandonato il loro supporto alla Siria e anzi sono sempre pronti a raddoppiare la fornitura militare ad Assad con armi che non si sono mai vista prima in Medio Oriente.”
http://fractionsofreality.com/2013/06/25/sullorlo-del-baratro-il-deterrente-delle-armi-segrete-russe-in-siria/
Neanche io credo che l’Iran abbia venduto la Siria: Assad è sciita ed è sempre stato un alleato, dovrebbe cambiare tutto a causa degli accordi sul nucleare? Semmai non capisco perché l’Arabia Saudita dovrebbe avere dei dubbi sulla No Fly Zone, dal momento che è tra quei Paesi che un cambio di regime in Siria lo vorrebbero.
Comunque la Turchia si sta comportando in maniera penosa con i Curdi e in Siria…
Ogni qualvolta una potenza emergente, in questo caso la Cina, si è confrontata con una potenza consolidata, in questo caso gli Stati Uniti, nel 70% dei casi il risultato è stato una guerra”
Michael Morrell, ex vice-direttore della CIA, in un’intervista tratta da un servizio della CNN usa la statistica legata alla storia per dire che “il confronto tra Cina e America condurrà alla guerra con una probabilità del 70%”. Spiega Morrell come: “ogni qualvolta una potenza emergente, in questo caso la Cina, si è confrontata con una potenza consolidata, in questo caso gli Stati Uniti, nel 70% dei casi il risultato è stato una guerra”. E alla giornalista che le chiedeva se c’era il rischio di una guerra tra Usa e Cina: “Si, assolutamente si. Non è nel nostro interesse. Non converrebbe né a noi né a loro, ma certamente è un rischio concreto”.
Parole di questo tipo non andrebbero riprese e riprese da una stampa libera. Infatti in Italia non ne ha parlato nessuno.
Questo per dire che ora si spartiscono il mondo, domani… Chissà.
Comunque sui siti russi c’è scritto che la nfz non è contro il governo di assad… Vigliacchi pure loro… O tutti, semplicemente, d’accordo?
Potrebbe benissimo essere che gli usa lascino l iran a russia e cina e si prendano la siria e metà ucraina… Come nella guerra fredda, si spartiscono le nazioni. Forse, più avanti, a giudicare dalle dichiarazioni sempre più bellicose, lo scontro.
Oppure ha ragione l ufficale nato che ha detto che ci troveremo in guerra già questa estate, e se saremo fortunati non sarà nucleare… Chissà…
Faccio presente che ancora una volta l’ONU è un’ente INUTILE!!!!. Per l’articolo ,beh sembrano tutti sciacalli sui resti della Siria.
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2015/07/28/isis-putin-bene-cooperazione-occidente_d3f473ff-432f-46b7-b4bc-67faa0a94acc.html
E’ verosimile che anche i russi abbiano gia preso accordi per un dopo Assad tempo fa si trovavano dichiarazioni sul fatto che la base navale di Tartus rimarrebbe in mano russa anche in caso di un cambio di regime a Damasco…
http://www.rt.com/news/310833-idf-israel-military-drills/
Sì, effettivamente Iran e Russia potrebbero aver venduto Assad a patto che anche loro contribuiranno alla scelta del successore. Ma come riusciranno tutte queste teste a mettersi d’accordo sul dopo Assad?
Carmen, come si sono messi d’accordo per la guerra in Iraq e Afghanistan e in altre parti del mondo… Un accordo si trova sempre, se si vuole.
@Alex
non sono possibili accordi tra USA e Russia, a detta di Obama la Russia è il pericolo numero uno per gli Stati Uniti..
Però quando gli conviene, Obama a Putin lo ringrazia come per l’accordo con l’Iran
L’ONU oramai è solo un carrozzone inutile. E’ vero che vista l’ampia varietà di vedute diventa quasi impossibile prendere decisioni in tempi rapidi (od è proprio impossibile prenderle) però l’ONU c’è, molti Stati ne fanno parte e quando uno Stato che è membro dell’ONU rischia una violazione non può esserci tale complicità e silenzio.
Ma come sempre dall’inizio della storia dell’uomo la legge la fa il più forte.
Quello che non comprendo è la posizione dell’Iran ed il silenzio della Russia. Sicuramente c’è un qualche accordo dietro, magari hanno venduto Assad per donare potere all’Iran stesso.
Oppure gli americani hanno intenzione anche di scaricare Poroshenko ed i russi conoscono già questa cosa.
Chi lo sa?
Comunque su internet si trova tutto e il contrario di tutto: un articolo dice che Assad non starebbe seriamente facendo la guerra all’IS, perché gli fa comodo che l’IS tenga occupati anche i cosiddetti “moderati” siriani; un altro articolo dice, invece, che Assad starebbe cercando di cooperare con i Curdi, perché sono gli unici di cui si può fidare per la lotta contro l’IS…! Non ricordo di quali giornali fossero i due articoli (avevo cercato su Google News), ma il primo riportava l’opinione di un americano della NATO, quindi lo considererei meno attendibile. Internet ha permesso all’opinione pubblica un accesso all’informazione mai visto prima, ma è facile perdersi nei suoi meandri…
Tornando ai “moderati” siriani: perché dovremmo fidarci degli americani quando dicono che individueranno i ribelli siriani più laici e democratici per il dopo Assad? Avrebbero imparato dagli errori commessi in Libia? Non credo…
P.S. L’opinione del funzionario della NATO la considererei meno attendibile semplicemente perché gli USA hanno interesse a deporre Assad, quindi magari cercano di metterlo in cattiva luce.
Intanto poro si aspetta 1200 javelin… Bo
La cosa più probabile è che Assad sia stato messo da parte un po’ da tutti, forse soprattutto in Siria stessa…
Attenzione all india e all asia in generale.
MOSCOW (Sputnik) – Preparations for an attack to provoke an apocalyptic confrontation between India and the United States are underway, according to an Urdu-language document reviewed by the newspaper.
The document also contains ISIL plans to create a single terrorist army, comprising Pakistani and Afghan Taliban factions.
“Even if the US tries to attack with all its allies, which undoubtedly it will, the ummah [Muslims] will be united, resulting in the final battle,” the document reads, as cited by USA Today.
According to the newspaper, the document contains detailed plans of possible attacks on US troops in Afghanistan, as well as on US diplomats and Pakistani officials.
Three US intelligence officials said the document was believed to be authentic, referring to the writing style and religious wording, thought to be consistent with other ISIL documents.
Modi deve parlare in pubblico a metà agosto… Tutto è possibile, a questo mondo.