La Corea del Nord ha testato, con successo (anche se forse non con pieno successo e vedremo il perché) il suo vero primo missile balistico intercontinentale.
Il vettore è stato lanciato da una piccola piattaforma in cemento ed acciaio dove il veicolo di trasporto e lancio (TEL) ha depositato il missile a tre stadi. Riteniamo questa una misura preventiva atta a preservare il TEL, nel caso in cui il vettore fosse esploso in fase di decollo. In caso di guerra il TEL può lanciare il vettore senza la base di lancio. Il missile Nord Coreano viene inoltre rifornito prima di essere posto in posizione verticale, abbreviando i tempi di preparazione al lancio.
Il vettore, come spesso accaduto nel recente passato, é stato lanciato con una traiettoria ad alto apogeo, questo per dimostrare le capacità di distanza del vettore senza interessare lo spazio aereo di altre nazioni.
Il missile ha impattato il Mar del Giappone nella Zona Economica Esclusiva nipponica, dopo aver raggiunto un apogeo di 3700 km ed aver viaggiato per circa 1000 km verso est dal luogo di lancio.
I calcoli balistici permettono di stimare una distanza utile di circa 10000 km, fatto che mette gran parte degli Stati Uniti continentali all’interno del raggio utile del vettore.
Non solo tutta la costa ovest, ma anche città come Chicago e la stessa New York potrebbero esssre colpite. Mancano invece indicazioni riguardanti la precisione del vettore in oggetto (CEP).
Il vettore secondo le valutazioni del Fisher Institute for air & space strategic studies (che ha fornito l’immagine di copertina di questo post) può ospitare un dispositivo nucleare ad implosione, simile a quello presentato mesi fa dalla Corea del Nord.
Restiamo invece dubbiosi sulla solidità del veicolo di rientro. In questa occasione abbiamo avuto la fortuna di osservare la ripresa di una telecamera fissa che ha documentato il rientro della testata del missile della Corea del Nord al largo di Hokkaido.
Le immagini mostrano la classica scia luminosa delle testate in rientro, ma la scia luminosa si interrompe a mezz’aria, come se il veicolo di rientro si fosse disintegrato a pochi km di altezza.
Sebbene permanga questa incertezza riguardante il veicolo di rientro, il test nord-coreano va considerato un passaggio fondamentale nello sviluppo di un dispositivo strategico di deterrenza da parte di Pyongyang
Photo Credit: Fischer Institute for air & space strategic studies. Author: Tal Inbar